Martedì 29 luglio 2025 – “Ci sorprende apprendere che solo oggi un Consigliere Regionale (PIero Lacorazza – n.d.r.) abbia deciso di attenzionare pubblicamente le criticità del Centro Regionale di Fibrosi Cistica presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, denunciando la carenza di personale medico dedicato.
Tale presa di posizione, – afferma in una nota il Segretario Regionale Organizzativo UIL FPL Gerardo Sarli – seppur condivisibile nei contenuti, giunge tardiva rispetto alle ripetute segnalazioni effettuate dalla scrivente O.S. UIL FPL già da diversi mesi, rimaste però nel totale silenzio e nell’indifferenza delle istituzioni.
Abbiamo più volte denunciato- ricorda Sarli – l’assurda organizzazione assistenziale che da anni caratterizza il centro, in cui l’’assistenza ai pazienti affetti da Fibrosi Cistica è priva di un adeguato personale medico e infermieristico dedicato.
Attualmente, i pazienti possono contare su un solo infermiere, dipendente dell’associazione, operativo esclusivamente la mattina dal lunedì al sabato.
Al di fuori di tale fascia oraria, durante i pomeriggi, le notti, i festivi e nei casi di assenza per ferie o malattia, l’assistenza – denuncia Sarli – ricade sul personale della Pediatria, già fortemente sotto organico, con due sole unità in turno chiamate a gestire: i ricoverati pediatrici, le consulenze provenienti dal Pronto Soccorso, i pazienti in osservazione, la chirurgia pediatrica e, appunto, anche i pazienti con Fibrosi Cistica.
Tale situazione, insostenibile e altamente inadeguata, nega ai pazienti la possibilità di un’assistenza qualificata, continuativa e tempestiva, esponendoli a rischi clinico-assistenziali non più accettabili.
Uno studio della Commissione Adulti della Società Italiana per la Fibrosi Cistica, condotto su 19 centri, ha evidenziato come 13 di questi, dispongano di medici dedicati (in prevalenza pneumologi e infettivologi e non pediatri) che dedicano oltre il 90% del proprio tempo clinico a questa patologia, con un rapporto tempo/pazienti conforme agli standard di cura nazionali e internazionali.
Alla luce di tali dati, -prosegue Sarli – è evidente che l’attuale organizzazione del centro Regionale Lucano non può in alcun modo essere considerata un Centro di Eccellenza, come spesso viene impropriamente definito.
Manca di personale specificamente formato e presente, in grado di rispondere efficacemente alle necessità cliniche, terapeutiche ed educative di pazienti così fragili.
Riteniamo che l’interrogazione istituzionale in merito, debba evidenziare non solo la carenza medica, che rappresenta solo la punta dell’iceberg, ma anche e soprattutto le criticità infermieristiche ed organizzative, che minano alla base l’efficienza, la qualità e la sicurezza dell’assistenza.
La carenza di personale dedicato alla Fibrosi Cistica – conclude Sarli – rappresenta una vera emergenza da sanare, nel rispetto dei principi costituzionali del diritto alla salute e alla cura.
Ci auguriamo che l’attenzione politica non resti confinata alle dichiarazioni, ma si traduca in atti concreti per garantire finalmente ai pazienti del nostro Centro Regionale un’assistenza dignitosa, continua e specializzata.