Confagricoltura Basilicata esprime nuovamente forte preoccupazione e disappunto per la gestione della crisi idrica che sta mettendo a rischio la campagna agricola in Basilicata. Le recenti modalità di comunicazione relative all’apertura delle domande per la prenotazione dell’acqua irrigua hanno generato confusione e incertezza tra gli agricoltori.
Risulta anomalo che una comunicazione di tale importanza non provenga direttamente dal Consorzio di Bonifica o dall’Assessore regionale competente, ma sia stata prima diffusa attraverso canali meno ufficiali. Questa modalità mina la fiducia e la trasparenza, creando disorientamento in un momento cruciale per l’agricoltura lucana.
Confagricoltura denuncia che le indicazioni fornite all’ ultimo Tavolo Verde, prima del Consiglio regionale dove tra l’altro il Presidente Bardi annunciava la volontà di chiedere lo stato di emergenza, sono state disattese. Tale incoerenza tra quanto annunciato e quanto poi attuato compromette seriamente la capacità degli agricoltori di pianificare le proprie attività.
La mancanza di programmazione è evidente: senza la certezza di poter disporre dell’acqua necessaria, gli agricoltori si trovano nell’impossibilità di portare avanti le colture programmate, per le quali dovranno sostenere ingenti investimenti. La riuscita della campagna agricola resta, di fatto, legata esclusivamente all’incognita delle precipitazioni. Non si può sperare che piova per arrivare alla certezza della produzione!
Gravissima è l’ennesima l’esclusione del settore zootecnico dove tra l’altro non si parla più di misure di supporto così come annunciato: un comparto strategico per l’economia regionale che necessita anch’esso di garanzie sull’approvvigionamento idrico.
Infine, si evidenzia come parte della Basilicata – vulture/melfese o il lagronegrese – sia stata esclusa dalla possibilità di programmare colture autunnali/invernali, un’ulteriore limitazione che penalizza ulteriormente gli agricoltori e compromette la diversificazione delle produzioni così come grave escludere chi, anche nel rispetto delle norme comunitarie, l’anno scorso non ha fatto la prenotazione.
Confagricoltura Basilicata chiede con urgenza un intervento risolutivo da parte delle istituzioni regionali per ristabilire chiarezza, garantire l’accesso all’acqua per tutti i settori e territori interessati e definire una programmazione seria e trasparente che possa salvaguardare il futuro dell’agricoltura lucana.