Domenica 20 luglio 2025 – “Il Centro di Fibrosi Cistica dell’ospedale San Carlo di Potenza non ha mai interrotto la propria attività. L’assistenza e le cure ai pazienti sono state garantite con continuità, senza alcuna sospensione, assicurando la presa in carico necessaria per una patologia così complessa”.
Lo precisa in una nota la direzione del nosocomio potentino.
“In previsione del pensionamento del Dott. Salvatore, da sempre figura di riferimento -purtroppo unica- per il Centro, l’Azienda – si precisa ancora – ha tempestivamente affiancato un altro professionista con l’obiettivo di assicurare un adeguato e sereno trasferimento della gestione dei pazienti. Questa misura è stata adottata proprio per garantire la continuità assistenziale e per evitare disagi o interruzioni nel percorso di cura.
Superata la dipendenza da un’unica figura professionale.
La nuova organizzazione si basa sulla creazione di un gruppo di pediatri coinvolti nelle attività della fibrosi cistica, affiancati da un pool di specialisti (pneumologo, cardiologo, endocrinologo, fisiatra, specialista in malattie infettive).
Questo team multidisciplinare è già stato nominativamente e formalmente costituito, e rappresenta un modello più solido e meno vulnerabile a eventuali assenze, come quella derivante dalla cessazione del Dott. Salvatore. L’obiettivo è offrire un’assistenza più completa e integrata, avvalendosi di diverse competenze specifiche.
Parallelamente a questa riorganizzazione, – prosegue la nota – è stato progettato un percorso di costante aggiornamento professionale per tutto il personale coinvolto.
Ciò è di fondamentale importanza alla luce delle continue innovazioni in campo medico e farmacologico relative alla fibrosi cistica, garantendo che i pazienti beneficino sempre delle terapie più avanzate e aggiornate.
L’AOR è consapevole che alcune osservazioni espresse dai genitori dei piccoli pazienti, discusse in diversi incontri con la Direzione Strategica e con il Direttore della Pediatria, siano comprensibilmente correlate al cambio di modello organizzativo.
Il passaggio da un approccio incentrato su un’unica figura a un team multidisciplinare può inizialmente generare preoccupazioni, ma questa riorganizzazione porterà sicuramente a una più efficace gestione del Centro e a un miglioramento complessivo dell’assistenza.
L’Azienda – conclude la nota – continuerà il confronto con le famiglie per sondare eventuali criticità di percorso e intervenire tempestivamente, rassicurando sulla qualità e puntualità dell’assistenza garantita dal Centro. Ribadiamo che il Centro di Fibrosi Cistica continua a rivestire un’importanza rilevante per l’Azienda e per l’intero Sistema Sanitario Regionale.