Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto Quando la sanità diventa una corsa ad ostacoli: le disavventure di un genitore al Pronto Soccorso di Policoro
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Cronaca > Quando la sanità diventa una corsa ad ostacoli: le disavventure di un genitore al Pronto Soccorso di Policoro
CronacaSanità

Quando la sanità diventa una corsa ad ostacoli: le disavventure di un genitore al Pronto Soccorso di Policoro

Redazione Web 30 Giugno 2025
Condividi
Condividi

Lunedì 30 gugno 2025 – Con una cicostanziata lettera su quanto accaduto, Giovanni Galgano che si firma “Libero Cittadino” denuncia la vergognosa situazione nella quale si è venuto a creare nel momento in cui sua figlia si è sentita male mentre, con la famiglia, era in vacanza a Policoro.

- Advertisement -
Ad image

La lettera-denuncia del signor Galgano.

“Ringrazio Dio di essere nato a Potenza, dove — almeno per ora — esiste ancora una struttura ospedaliera dignitosa.
Ma oggi non posso tacere.

Alle 14:10, una bambina — mia figlia — di cinque anni si sente male in spiaggia, a Policoro.
Una semplice congestione, direte. Ma una congestione può essere pericolosa, anche mortale.
Fortunatamente, due medici presenti al lido “La Capannina” — che ringraziamo di cuore — intervengono prontamente e le prestano i primi soccorsi.

Dopo due ore, la bambina continua a stare male. Si chiama il 118.
Passano 30 interminabili minuti prima che arrivi l’ambulanza.

Al Pronto Soccorso di Policoro ci accoglie il caos: pazienti in attesa da ore, urla, disorganizzazione totale.
Alcuni erano lì dalle 10:30 del mattino. Ora erano quasi le 17.

E qui avviene l’assurdo: una bambina di cinque anni, in evidente difficoltà, resta in attesa per oltre un’ora e mezza.
In qualsiasi altro ospedale, il pronto soccorso avrebbe subito mandato la bambina in reparto pediatrico.
Qui invece si resta lì, seduti, ignorati.

Solo dopo continue sollecitazioni, proteste, facce tese e parole accorate — perché in Italia, per farsi curare, bisogna gridare — finalmente ci mandano in pediatria.
Probabilmente solo per toglierci di mezzo.

Ma nemmeno lì troviamo sollievo.
Nessun altro bambino in lista d’attesa, nessuna urgenza in corso, nessuna visita in corso. Eppure, nessuno si prende cura di nostra figlia.
Passano altri minuti, troppi.
Altre lamentele, altre richieste di spiegazioni. Solo silenzio.

Siamo stanchi, esasperati.
A quel punto chiamiamo l’ascensore: ce ne vogliamo andare, decisi a trovare aiuto altrove.
Solo allora interviene un’infermiera, che ci dice: “Il medico c’è, sta visitando un bambino.”

Chiediamo: “Quale bambino? Qui non c’è nessuno!”
Silenzio. Poi confusione. Poi un vago: “Sta facendo una visita.”
Dove? A chi? Quando? Nessuno sa.

Alla fine, si materializza un medico.

Ma nel frattempo, una bambina ha rischiato di svenire due volte.
E noi siamo passati attraverso un calvario di silenzi, attese e indifferenza.

Assessore Latronico, è questo il sistema che state gestendo?
O, meglio, è questo il sistema che state lasciando morire?

Liste d’attesa infinite.
Personale allo stremo.
Pronto soccorso fuori controllo.
Reparti deserti.
Cittadini umiliati nella propria sofferenza.

E nel frattempo, in Regione, ci si permette pure il lusso di aumentarsi lo stipendio.
Per cosa?
Per premiare l’inefficienza? Il clientelismo? L’incapacità?

Io oggi mi vergogno di essere lucano.
Mi vergogno di vedere una bambina di cinque anni visitata dopo 3 ore e 20 minuti.
Mi vergogno di un sistema che premia sé stesso mentre abbandona i suoi cittadini.
⸻

Altro che aumenti: tagliatevi gli stipendi.
E con quei soldi assumete medici, garantite turni, salvate vite.
Altro che “professionisti”: qui non c’è traccia né di professionalità, né di umanità.
Solo ritardi, silenzi, menefreghismo.

Vergognatevi.

Un libero cittadino
Giovanni Galgano
“

Foto di copertina: ingresso ospedale di Policoro

Potrebbe interessarti anche:

Riaperta la corsia sud del raccordo Sicignano-Potenza dopo l’incidente di stamane, 13 dicembre

Ruvo del Monte: arrestato 40enne per maltrattamenti

Matera, aggredisce i vicini con accendino e bomboletta spray: tra le vittime anche un bimbo di 12 mesi

Policoro, la GdF scopre evasione fiscale milionaria

GdF Potenza, contrasto allo spaccio: segnalate 13 persone

Redazione Web 30 Giugno 2025 30 Giugno 2025
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente Acerenza, anziana muore soffocata dal fumo di un incendio
Successivo Incidente in un cantiere sul raccordo Sicignao-Potenza, ferito un operaio di Picerno
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

“In farmacia per i bambini 2025”. Iniziativa della Fondazione Francesca Rava per chi ha bisogno
Incidente sulla San Basilio Mare, ferita conducente auto finita fuori strada
Dopo 18 anni ordinanza sindacale del Comune di Maratea per la rimozione dei rifiuti speciali e pericolosi alla ex Pamafi di Castrocucco
Matera, il 18 e il 19 novembre torna l’evento dell’APT “ROOTS-IN”
Basilicata, inesorabile l’esodo dei lucani all’estero
Manca: “La Basilicata non dimentica Scanzano Jonico. Quello spirito deve guidarci anche oggi”
Mongiello: Basilicata contraria al sito nucleare
“Arberesh Mediterraneo”. Il 14 e 15 novembre eventi a Ginestra e San Paolo Albanese
Mostra “Avigliano…Laboriosa civiltà sotto il manto di Maria”
Inaugurazione Centro Antiviolenza e Casa Rifugio “Elisa Claps”
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?