Martedì 29 aprile 2025 – Riflessioni profonde ed emozioni intense si sono alternate, nella mattinata di ieri, lunedì 28 aprile, al Campus dell’Istituto di Istruzione Superiore I.I.S. “Giustino Fortunato” di Rionero in Vulture (PZ) che ha ospitato l’evento dal titolo “Il peso delle parole”, nato nell’ambito del Progetto in rete “Stop agli scherzi che non fanno più ridere”, promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata e rivolto agli studenti del polo liceale rionerese, dell’ex Circolo Didattico Rionero in Vulture, dell’I.C. M Granata Rionero Atella e dell’I.C. Rapolla Barile.
Prendendo spunto dal film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” – basato sulla drammatica storia del giovane Andrea Spezzacatena morto suicida alla giovanissima età di 15 anni – l’iniziativa mirava ad accendere i riflettori e suscitare un autentico dibattito sui temi del bullismo e del cyberbullismo.
Obiettivo ampiamente raggiunto. I numrosissimi adolescenti presenti in platea hanno, infatti, colto al volo la preziosa occasione di entrare in dialogo con l’autorevole parterre di relatori che ha offerto spunti e riflessioni da qualificanti punti di osservazione.
Sul palco, accanto al Prefetto di Potenza Michele Campanaro, l’Assessore del Comune di Rionero Cinzia Gliaschera, la Dirigente dell’I.I.S. “G Fortunato” di Rionero Antonella Ruggieri, la referente dell’Ufficio Scolastico Regionale Barbara Coviello, i Dirigenti dell’ex Circolo Didattico Rionero in Vulture Tania Lacriola, dell’I.C. M Granata Rionero Atella Domenico Quatrale, dell’I.C. Rapolla Barile Maria Antonietta Garofalo e lo psicoterapeuta Michele Di Nardo.
Guest stars della mattinata e l’attore Samuele Carrino, protagonista del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa” e l’artista lucana Arisa, autrice di Canta ancora, colonna sonora della pellicola.
A moderare il dibattito Elisabetta Ferrari, psicomotricista e terapista dell’età evolutiva.
Una struggente interpretazione di Canta ancora, eseguita da Arisa e da una giovane e talentuosa studentessa, ha introdotto un intenso dibattito che si è focalizzato su diversi approfondimenti: importanza del dialogo, necessità di sostenere una reale rete sociale, responsabilità delle agenzie educative, solitudine, emarginazione, pericolosità dei social, rapporto con in genitori ed impatto emotivo dell’esperienze vissute da bambini, relazioni affettive, relazioni amicali, ecc…
Ad infiammare, poi, i cuori della giovane platea, l’intervento di Samuele Carrino che ha preso per mano i suoi coetanei per accompagnarli nel suo personale percorso umano vissuto nei panni di Andrea, che lo ha visto immedesimarsi con le con le ferite provocate da un feroce ed insensato bullismo