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Letto Matera entrerà a far parte della rete dell’Antica Via del Grano
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Cultura ed Eventi

Matera entrerà a far parte della rete dell’Antica Via del Grano

L'Antica Via del Grano è un progetto di valorizzazione attraverso il grano, di un itinerario turistico lento e rurale che abbraccia Campania, Basilicata e Puglia

Redazione Web 1 Febbraio 2025
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Sabato 1 febbraio 2025 – Matera entrerà nel progetto dell’Antica Via del Grano.
E’ stata infatti approvata, il 30 gennaio, una delibera per la firma di un protocollo di intesa tra Comune di Matera e Comune di Eboli (SA).
Anche Matera quindi nella rete dell’Antica Via del Grano, un progetto di valorizzazione attraverso il grano, di un itinerario turistico lento e rurale che abbraccia Campania, Basilicata e Puglia.
Un territorio vasto ricco di elementi comuni importanti come il grano, denominatore comune, identitario e culturale ma volano anche di politiche per lo sviluppo locale in chiave rurale, paesaggistica e agroalimentare.
L’Antica via del Grano è l’appellativo attribuito all’antico Regio Cammino di Matera, così denominato nelle cartografie dell’epoca, si tratta di un’arteria stradale che collegava nell’Ottocento il Principato Citeriore e l’Ulteriore, le attuali province di Salerno e di Avellino, con la Basilicata.
Voluta nel 1789 da re Ferdinando IV di Borbone, su proposta del Marchese di Valva, Soprintendente di Strade e Ponti, serviva non solo a congiungere i comuni dell’entroterra campano e lucano, da Eboli a Melfi, ma anche ad assicurare il trasporto del grano e delle altre derrate alimentari dalle fertili pianure della Puglia alla capitale del Regno di Napoli. La strada che fu completata agli inizi dell’Ottocento, incrementò il commercio ma anche la circolazione delle idee, in un periodo storico caratterizzato da guerre, da profonde lacerazioni e contraddizioni.

Ringrazio il Commissario prefettizio e l’ufficio cultura del Comune di Matera, perché si sta continuando a dare seguito all’impegno assunto in consiglio comunale il 30 maggio 2023, quando conferimmo formalmente a Matera il titolo di “Città del pane”.
Quell’atto – ricorda l’ex Sindaco Domenico Bennardi – impegnava l’Amministrazione comunale, «a promuovere e favorire «ogni progetto, evento promozionale legato alla filiera del pane e del grano duro locale – come recitava la delibera – ogni iniziativa culturale, di educazione e informazione, utile a valorizzare il prodotto tipico locale, espressione ed elemento identitario della cultura materana».

D’altronde il pane rappresenta per Matera un simbolo d’eccellenza, poche città al mondo possono vantare la presenza di un forno con oltre settemila anni di vita, che si trovava in località “Trasano”, un reperto neolitico esposto nel giardino del Museo Archeologico Nazionale “Ridola”, ma altri forni risalenti alla più giovane età del Bronzo sono stati ritrovati in città, simbolo di una tradizione millenaria, mentre le modalità di cottura del pane di Matera risalgono ai tempi del regno di Napoli, quando furono fissati i precetti come quello di imprimere all’impasto i classici tre tagli, che vanno a formare altrettante gobbe, simbolo della Trinità ma anche degli elementi che lo compongono; acqua, terra e fuoco.

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