Sabato 21 dicembre 2024 – Vertenza Callmat: sospese le procedure di licenziamento fino all’8 gennaio 2025, data in cui è previsto il tavolo ministeriale del Mimit sollecitato dall’assessore regionale, Francesco Cupparo, che ha chiesto di anticipare i tempi rispetto alla convocazione fissata originariamente al 23 gennaio.
Nel frattempo, tra tutte le parti in causa – a cominciare dall’azienda di Matera e dalla Tim, principale committente del call center lucano – si cercheranno di trovare soluzioni in grado di mettere in sicurezza i livelli occupazionali.
“Mi aspetto da Tim uno sforzo in più per assicurare i flussi necessari a garantire la tenuta dei livelli occupazionali. Sia Tim che Callmat – afferma l’assessore Francesco Cupparo- devono farsi carico dell’impatto sociale che potrebbe determinare il licenziamento, in prima battuta, di 256 unità a cui potrebbe far seguito, entro il 2025, la restante parte dei circa 440 dipendenti. Siamo di fronte a una crisi di notevole portata che richiede pragmatismo, lucidità e unità d’intenti tra istituzioni, sindacati e lavoratori”.
All’incontro sono intervenuti i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Fernando Mega, Vincenzo Cavallo, Vincenzo Tortorelli e Giuseppe Giordano, oltre a rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, l’amministratore delegato di Callmat, Fernando Giustini, e la responsabile relazioni industriali di Tim, Francesca D’Ottavio, entrambi da remoto.
Accogliamo con ottimismo – si afferma in una nota di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – la comunicazione data da CallMat nel corso dell’incontro di accettazione della proposta dei sindacati e, quindi, di sospensione delle procedure di licenziamento in vista dell’incontro l’8 gennaio p.v. al Ministero.
Questa condizione consentirà di affrontare la delicata trattativa con maggiore serenità.
È però necessario tenere alta l’attenzione e, soprattutto, che le aziende, che hanno la diretta responsabilità della situazione, a partire da Tim, si attivino per garantire il mantenimento di tutti i posti di lavoro. Subito dopo l’8 gennaio, si terrà un’assemblea dei lavoratori per valutare gli esiti dell’incontro Ministeriale.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl però stigmatizzano l’atteggiamento della CallMat di Matera che sul finire delle trattative con i sindacati al tavolo oggi convocato in Regione Basilicata, mentre veniva assunta la decisione di bloccare i licenziamenti dei 250 lavoratori, decideva unilateralmente di rateizzare la tredicesima mensilità spalmandola su tre mesi, venendo meno alla correttezza dei rapporti sindacali.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl, insieme alle categorie Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc intraprenderanno nelle prossime ore ogni azione utile contro questa grave azione, a tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Foto di copertina: incontro in Regione sulla vertenza CallMat