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Quando la disabilità è risorsa: nasce a Potenza “A Porte Aperte – Avamposto di comunità”

"A Porte Aperte – Avamposto di comunità” di Potenza è la prima portineria in Italia che vede il coinvolgimento di persone con disabilità. E' a disposizione dei cittadini ed ha come orari invernali mattina 9-13 e pomeriggio 16-19.30

Redazione Web 6 Dicembre 2024
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Venerdì 6 dicembre 2024 – E’ stata inaugurata questo pomeriggio, 6 dicembre, a Potenza nei pressi della Torre Guevara, “A Porte Aperte – Avamposto di comunità”, l’innovativo spazio di portierato sociale.

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Il progetto è finanziato dal Comune di Potenza Assessorato alle Politiche Sociali a valere del fondo “Dopo di noi” DCG n.84/2023 CIG Z413B72080 e sostenuto dalla Provincia di Potenza che ha messo a disposizione i locali della piazza della Torre Guevara interessata recentemente da un intervento di rigenerazione urbana.


Capofila del Progetto è l’Associazione Italiana Persone Down sezione di Potenza, i partner sono l’Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo (ANGSA Basilicata), l’Associazione Lucana Autismo (ALA), la Società Cooperativa Sociale Il Salone dei Rifiutati.
La Portineria nasce con l’intento di offrire al territorio una risposta al bisogno di realizzazione personale della persona con disabilità alla fine del percorso scolastico, ma ha anche l’obiettivo di migliorare le condizioni individuali di benessere collettivo e le relazioni sociali nel quartiere, attraverso un modello sperimentale di welfare di prossimità. 

Il progetto “A Porte Aperte – Avamposto di comunità” è la prima portineria in Italia che vede il coinvolgimento di persone con disabilità. Il lavoro svolto dai “portieri”: dalle piccole commissioni al servizio di custodia, dai servizi di consegna alla cura della portineria, è un lavoro “vero, reale e concreto” e con un’interazione quotidiana con la comunità.

La Portineria di quartiere “A Porte Aperte” ha l’ambizione di diventare LO spazio del quartiere a cui fare riferimento per far fronte ai piccoli problemi pratici del quotidiano. Ma non solo. L’idea è quella di attivare servizi a disposizione delle cittadine e cittadini e favorire mutuo aiuto e relazioni, con l’obiettivo di contribuire a migliorare la vivibilità del quartiere, l’apertura e la solidarietà.

 In portineria si potranno lasciare chiavi, ritirare pacchi, richiedere piccoli servizi di aiuto (spesa, farmacia…) ma anche progettare, dare e ricevere informazioni su tutto quello che avviene nel quartiere, fare azioni di networking, incontrarsi, confrontarsi, co-progettare e molto altro.

L’iniziativa prevede il protagonismo attivo da parte della comunità attraverso la partecipazione della stessa a workshop e laboratori di co-progettazione, facilitati dai professionisti della Cooperativa sociale Il salone dei rifiutati, che hanno come finalità, da un lato di creare occasioni e opportunità di conoscenza, scambio, confronto sui temi cari alla vita del quartiere, dall’altro di rinsaldare la rete e ri-connettere tessuti sociali e culturali.

La Portineria è lo spazio del quartiere a disposizione dei cittadini ed ha come orari invernali mattina 9-13 e pomeriggio 16-19.30.






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