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Letto Decollanz (Acqua del Sud) chiarisce la questione Camastra
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Ambiente e Territorio

Decollanz (Acqua del Sud) chiarisce la questione Camastra

il Presidente del CdA di Acqua del Sud l'avv. Luigi Giuseppe Decollanz: "Innanzi tutto non vi è mai stata alcuna “apertura delle paratoie” incontrollata sulla diga Camastra, tantomeno alcun rilascio di risorsa idrica"

Redazione Web 25 Novembre 2024
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Lunedì 26 novembre 2024 – Con una nota, il Presidente del CdA di Acqua del Sud l’avv. Luigi Giuseppe Decollanz, chiarisce la situazione relativa alla diga della Camastra, alla sua gestione, ai problemi che in questo periodo si crisi idrica sono al centro di un dibattito che coinvolge mondo politico, associazioni e comuni cittadini.

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il Presidente del CdA di Acqua del Sud l’avv. Luigi Giuseppe Decollanz

“Ancora una volta in relazione ad alcune notizie apparse sulla stampa – scrive Decollanz – corre l’obbligo di fare alcune precisazioni a tutela della verità dei fatti.
Innanzi tutto non vi è mai stata alcuna “apertura delle paratoie” incontrollata sulla diga
Camastra, tantomeno alcun rilascio di risorsa idrica.

Chi continua a sostenere questa tesi – precisa – è chiaramente in palese malafede dal momento che sulla questione è intervenuta anche la Direzione Generale Dighe (M.I.T.) a seguito di specifica
interrogazione parlamentare.

Come c’è stato modo di precisare con un precedente comunicato in data 18/10/2024, sul bollettino
quote e volumi invasi in pari data, c’è stato un allineamento della quota/volume della diga Camastra (rispetto al giorno precedente) dovuta alle risultanze di rilievi di dettaglio (aggiornamento della batimetria rispetto al 2017) ed alle difficoltà di rilevazioni di campo con le attuali condizioni di minimo invaso.

Pertanto si è trattato solo ed esclusivamente di una correzione dovuta ai risultati della batimetrica, dal momento che il livello bassissimo di invaso, a causa dell’interrimento, non consentiva una misurazione precisa.
Forse è arrivato il momento di smetterla con il qualunquismo di marciapiede, e concentrarsi
tutti nel dare una mano ad una intera comunità che in questo momento è in gravissima
difficoltà.
E questo senza necessariamente ogni volta tirare in ballo il passato.

Il passato – prosegue il presidente Decollanz – non può essere nascosto, la storia di EIPLI e dei suoi disastri è nota, così come è nota la lista dei precedenti commissari succedutesi dal 2011 in poi: https://eipli.it/gestionecommissariale/.

E sempre per amore di verità questa è la vera storia della Diga Camastra
I lavori di costruzione della Diga Camastra sono iniziati nel 1962 ed ultimati a giugno 1968; dal
giugno del 1964 sono iniziati gli invasi sperimentali.
La diga è stata esercita alla quota di massima regolazione di 531,60 m s.l.m.. fino alla limitazione di invaso intervenuta nell’ottobre 2018 a 528,60 m s.l.m. a causa di carenze manutentive e dell’ancora pendente collaudo della diga ex Art.14 del D.P.R. 1363/59.

Nel marzo 2019 è stata impartita dall’UTD l’attuale quota di limitazione dell’invaso a 524,60 al fine di ridurre l’impegno statico dello sbarramento e delle opere accessorie e di scarico della diga, rimandando ulteriori valutazioni all’esito della trasmissione ed all’esame della documentazione inerente la rivalutazione simica ai sensi della normativa vigente.

Dall’intervenuta limitazione di invaso già del 2018 l’uso della risorsa idrica dell’invaso del Camastra, originariamente potabile, irriguo ed industriale, è divenuto esclusivamente quello potabile.
Dall’analisi dei bilanci idrologici dell’invaso degli ultimi 38 anni ( dal 1986 ad oggi) gli afflussi che si sono avuti nel periodo autunno/inverno 2023/2024 (per complessivi 21M di mc circa) sono i più bassi registrati con un decremento dell’80% rispetto alla media che risulta di circa 110M di mc; ciò ha comportato bassissimi o quasi nulli afflussi all’invaso durante il periodo estivo.
Il concomitante incremento di prelievo dall’invaso a scopo potabile (dovuto alla magra delle sorgenti) ed il perdurare dell’assenza di afflussi ancora alla data odierna ha comportato il raggiungimento delle attuali quote mai registrate negli ultimi 40 anni (se non in concomitanza di una manovra di vuotamento dell’invaso nel marzo del1994 per manutenzione straordinaria).

Rivalutazione Idrologica ed idraulica
In data dicembre 2021 l’EIPLI ha concluso l’istruttoria per la rivalutazione idrologica ed idraulica
della Diga Camastra ai sensi dell’intervenuto dettato normativo (Normativa Tecnica Dighe del 2014) con la rivalutazione della portata millenaria di progetto alla luce del nuovo franco di sicurezza da rispettare secondo la richiamata normativa.

Nel dettaglio, seppur confermata all’incirca la portata millenaria del progetto originario del 1962
(1145 mc/s portata rivalutata; 1100 mc/s portata di progetto), il franco di sicurezza, ovvero il franco da rispettare in caso evento di piena, è drasticamente aumentato rispetto a quello ai sensi del previgente D.M. ’82. Il franco netto che risultava essere 1,36 m secondo il progetto originario è stato rideterminato in 2,81 m alla luce del nuovo dettato normativo.
La rivalutazione idrologica ed idraulica ha individuato, pertanto, quale quota di sicurezza nei
confronti dell’evento di piena millenaria e nel rispetto del franco netto rideterminato l’attuale quota limitata di 524,60 m s.l.m.

Rivalutazione sismica
Il Commissario Straordinario di Governo art.1 c.154 L.145/2018 – incaricato dell’efficientamento del sistema dighe di gestione dell’EIPLI – in data 16/12/2022 ha completato gli studi di valutazione della vulnerabilità sismica dello sbarramento e delle opere accessorie con esito positivo. In data 30/01/2023 la DG riscontrava e riteneva sufficienti gli approfondimenti forniti.
Incremento provvisorio della quota da 524,60 a 526,60
Alla luce dell’esito positivo delle rivalutazioni sismiche è stata richiesta alla DG Dighe
l’autorizzazione all’incremento provvisorio della quota autorizzata di 2 m da 524,60 a 526,60 m
s.l.m., a firma congiunta Commissario Straordinario di Governo e Commissario Liquidatore EIPLI
in data 24/03/2023.

Dopo una serie di integrazioni fornite alla DG Dighe, in data 26/04/2023 l’UTD rilascia
l’”autorizzazione provvisoria con condizioni al raggiungimento della quota 526,60 m s.l.m.”
– ricorda subordinando la stessa ad una serie di adempimenti tra cui:
1) la preventiva conclusione da parte di EIPLI dell’intervento di ripristino della manovrabilità
della paratoia di mezzofondo DX1 (una delle n.4 paratoie del mezzofondo che risultava non
manovrabile a seguito di un danneggiamento occorso nel luglio 2022);
2) rispetto del crono programma di realizzazione degli interventi in capo al Commissario
Straordinario di Governo di ripristino delle opere strutturali
(intervento da € 2,5 M già
finanziato) e della progettazione ed esecuzione di interventi di miglioramento della sicurezza
idraulica mediante la realizzazione di un nuovo scarico di superficie in esito alle verifiche
idrologiche ed idrauliche.
Con nota del luglio 2023, a firma congiunta Commissario EIPLI e Commissario Straordinario di
Governo, si chiedeva di procrastinare l’autorizzazione alla conclusione dell’intervento di cui al
precedente p.to 1 che non risultava realizzabile nel periodo primavera/ estate avendo l’invaso
raggiunto la quota autorizzata ed essendo necessaria una quota inferiore per l’intervento che poteva realizzarsi esclusivamente nel periodo autunno/inverno.
L’EIPLI ha proceduto, pertanto, alla realizzazione dell’intervento di “Ripristino della manovrabilità della paratoia di mezzofondo DX1” i cui lavori sono stati avviati a settembre 2023 ed ultimati a marzo 2024.
In occasione della visita di vigilanza del II semestre 2023 (in data 11/12/2023) l’Ufficio Dighe di
Napoli constatava l’avvenuto avvio dell’intervento essendo già trasportato in officina il cilindro e lo stelo di manovra della paratoia oggetto di manutenzione.
La DG Dighe, appreso l’avvio delle lavorazioni, ha richiesto una serie di integrazioni e di verifiche
strutturali ed impiantistiche delle paratoie di mezzofondo a patire da dicembre 2023 fino a giugno
2024.
In esito agli approfondimenti richiesti dalla DG Dighe e a seguito di quanto emerso dalla visita di
vigilanza dell’Ufficio Dighe di Napoli in data 17.07.2024 è emersa la necessità di porre in essere tutti gli accorgimenti necessari a limitare le pressioni di esercizio dell’impianto oleodinamico di manovra delle n.4 paratoie di mezzofondo stante l’incremento delle stesse al termine delle manovre di chiusura.
Acque del Sud ha candidato tra gli interventi per l’emergenza idrica quello volto alla risoluzione della soprarichiamata prescrizione per l’importo complessivo di € 200.000,00 che non è stato ammesso a finanziamento in quanto rientrano nella fattispecie dell’art. 25 c.2 lett. b) / d) del D.Lgs n.1 del 02/01/2018. Successivamente è stato richiesto il finanziamento alla Direzione Generale alle Infrastrutture, Reti idriche, Trasporti e Protezione Civile e con Nota del 05/11/2024 la Direzione Generale ha invitato a procedere celermente precisando che qualora lo stesso non dovesse trovare copertura sui fondi di Protezione Civile esso sarà inserito nel bilancio di previsione della Regione Basilicata triennio 2025/2027.

E’ ad oggi in corso l’affidamento e l’esecuzione dell’intervento propedeutico di “Manutenzione e revisione delle n.4 paratoie piane dello scarico di mezzofondo” che sarà ultimato entro dicembre 2024.
Sempre durante l’ultima visita di vigilanza per quanto riguarda lo scarico di fondo veniva constatato il permanere dell’impossibilità di rilevare il grado di apertura della paratoia di monte (per l’interruzione del collegamento tra l’asta metrica ed il pistone), il fuori esercizio del by-pass e anomalia delle pressioni durante la manovra della paratoia di fondo valle.
Acque del Sud ha provveduto al ripristino del by-pass e nell’ambito della verifica del circuito
oleodinamico di comando delle paratoie di mezzofondo si procederà anche alla revisione del circuito delle paratoie di fondo.


Per quanto riguarda il ripristino del collegamento dell’asta metrica per rilevare il grado di apertura – precisa Decollanz – esso è possibile realizzarlo solo ad invaso vuoto (attuale situazione) senza però la presenza dell’attuale Camastrino in quanto comporterebbe rilascio all’interno dello stesso dell’acqua torbida presente all’interno della galleria di scarico.

Ulteriori prescrizioni riguardano la presenza di materiale arbustivo sul paramento di monte e di valle dello sbarramento e di vegetazione nel canale fugatore.
Acque del Sud ha provveduto al taglio della vegetazione sul paramento di valle e sta programmando l’intervento di rimozione del materiale legnoso in corrispondenza del paramento di monte.
Per quanto riguarda la prescrizione della redazione del Progetto di Gestione è in corso la
programmazione della campagna di caratterizzazione dei sedimenti (già effettuata anche nel 2018) propedeutica alla redazione dello stesso.

Nel comunicato, il Presidente del CdA di Acqua del Sud l’avv. Luigi Giuseppe Decollanz fornisce anche dati su tutti gli investimenti programmati per lavori da effettuare su tutti gli invasi lucani.

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