Sabato 22 novembre 2024 – La Commissione Regionale Pari Opportunità di Basilicata, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Potenza, ha organizzato, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, nel cineteatro Don Bosco a partire dalle ore 9,30, la proiezione del film “Mia”, del regista Ivano De Matteo, con la presenza degli alunni di diversi Istituti Secondari di Secondo Grado.
Il film del 2023 esplora tematiche sociali e psicologiche, sottolineando la complessità dei rapporti tra genitori e figli adolescenti. Il “revenge porn”, una delle forme attuali più pericolose di violenza, è un elemento chiave della pellicola, che segna un punto di svolta nella vita della giovane protagonista e del sistema familiare e sociale intorno a lei.
Dopo la proiezione del film, gli studenti avranno la possibilità di partecipare ad un dibattito di approfondimento con la presenza di esperti e testimonial: Cristiana Coviello, avvocata esperta in violenza di genere; Ilaria Bavuso, psicoterapeuta e referente per la Basilicata dell’Associazione Italiana di Psicologia Giuridica; Nino Gagliardi, allenatore della Nazionale di Pallavolo Femminile Under 20; Aristide Landi, giocatore del Torino Basket.
Interverrà, inoltre, Greta Gasparri, la giovane attrice protagonista del film “Mia”.
La CRPO, in questo 25 novembre, ha inteso focalizzare i suoi sforzi su un’azione di prevenzione, informazione e sensibilizzazione delle ragazze e dei ragazzi, sui rischi e le conseguenze legali, psicologiche e sociali del “revenge porn”, una forma di violenza subdola e devastante, che si cela dietro l’uso del web e del digitale.
L’obiettivo – si afferma in una nota – è promuovere una cultura del rispetto e della consapevolezza digitale, evidenziando l’importanza del consenso e della privacy.
Infatti, la pubblicazione di contenuti privati senza consenso può distruggere l’autostima e la fiducia della vittima, trasformando un momento di vulnerabilità in un’esperienza che lascia cicatrici profonde.
Occorre formare nei più giovani la consapevolezza indispensabile a riconoscere e prevenire comportamenti legati alla diffusione non consensuale di contenuti privati, una grave forma di violenza.
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