Mercoledì 20 novembre 2024 – Al termine dell’unità di crisi il commissario Bardi ha incontrato i primi cittadini dei comuni coinvolti nell’emergenza idrica, ricordando che ai precedenti tavoli di discussione è stato sempre invitato il presidente dell’Anci in rappresentanza dei sindaci.
Tra le richieste dei comuni l’informazione puntuale sui risultati delle analisi delle acque del Basento e un intervento per rimuovere detriti di diversa natura “emersi” nella diga ormai quasi a secco.
Su quest’ultimo aspetto, il commissario Bardi ha detto che chiederà ufficialmente ad Acque del Sud di intervenire in tal senso.
Sollecitata dagli interventi di alcuni sindaci in riferimento al caso trielina e alle preoccupazioni su possibili sversamenti nel torrente Tora, l’Arpab ha ribadito che la problematica è relativa soltanto alle falde acquifere sottostanti l’area dell’ex Daramic e che l’inquinante è “imprigionato” da barriere idrauliche.
Quanto alla classificazione idrica del Basento, l’Arpab ha spiegato che dai dati analitici dei primi campionamenti è possibile assimilare l’acqua alla categoria A2, ma per un responso definitivo è necessario completare l’iter previsto dalla normativa.
“In questo momento bisogna affrontare e concentrarci sull’emergenza – ha concluso Bardi – evitando un approccio strumentale o critico a prescindere.
Poi ci si potrà dedicare a individuare responsabilità sulle cause che ci hanno portato a questa situazione, per le quali occorrerà guardare al passato”.