Domenica 17 novembre 2024 – La proposta di realizzare un impianto di “IMPIANTO DI FORSU E RIFIUTI DA RD (OPERAZIONE R13)”1 (in parole povere gestione dell’umido) per 20mila tonnellate di rifiuti organici a San Nicola di Pietragalla ha ricevuto un parere negativo dalla Conferenza de Servizi del 14 novembre del Dipartimento Ambiente della Regione, segnando una vittoria per l’intera comunità e per chi si è mobilitato in difesa del territorio.
Lo si afferma in una nota del Comitato cittadino che ricorda tutti coloro che hanno sostenuto alla causa a tutela dell’ambiente: l’Associazione degli Industriali di San Nicola, l’Associazione La Gorgone, tanti cittadini, “Fare ambiente di Pietragalla”, l’associazione che ha proposto e ottenuto che il Torrente Rosso fosse messo sotto tutela e che ci ha segnalato, appunto, della tutela SIC/ZPS del Torrente Rosso.
Una localizzazione inadatta
Le ragioni del parere negativo – si precisa nella nota – sono state ben argomentate nelle sedi competenti. L’area individuata per l’impianto si trova in una zona caratterizzata da numerosi vincoli ambientali e sociali.
Tra questi, l’Area SIC (Sito di Interesse Comunitario), l’area ZPS (Zona di Protezione Speciale) e il Corridoio della Rete Ecologica. Inoltre, la presenza di case sparse (più di cinque, che secondo le normative rende il sito non idoneo) sono stati elementi decisivi per evidenziare l’inadeguatezza della proposta.
Nella Z.I. di San Nicola ci sono tantissime attività economiche, di cui diverse di trasformazione e lavorazione alimentare la cui attività sarebbe stata inficiata dalla presenza di cattivi odori, l’Ambito Urbano ed abitative, nella vallata tra San Nicola e San Giorgio, ci sono oltre 15 frazioni, con un alto numero di abitanti, e la perimetrazione dei centri urbani distano meno di 500 mt dal Sito.
Questi sono tutti elementi che vanno a definire l’incompatibilità di un impianto di gestione rifiuti in questa area.
Non è mai stata espressa un’opposizione pregiudiziale agli impianti di stoccaggio, ma – affermano i componenti del Comitato – la ferma convinzione che questa collocazione fosse errata. Un punto fondamentale per la salvaguardia del territorio e per il benessere della comunità.
Un esempio di partecipazione attiva
Il risultato ottenuto – prosegue la nota – dimostra il valore della partecipazione attiva e del monitoraggio costante delle decisioni politico-amministrative. Grazie a un’attenta vigilanza, è stato possibile individuare criticità e proporre alternative, evitando che il progetto si trasformasse in una condanna per il territorio.
Tuttavia, come sottolineano i protagonisti di questa battaglia, non è il momento di abbassare la guardia. Non si tratta di festeggiare una vittoria definitiva, ma di mantenere alta l’attenzione per garantire che decisioni di tale impatto coinvolgano attivamente la comunità e rispettino il territorio.
Un futuro di vigilanza e impegno.
Il successo di San Nicola di Pietragalla – si afferma ancora nella nota – è un esempio di come l’unione e il dialogo possano fare la differenza. Questo risultato deve diventare un punto di partenza per continuare a lavorare insieme, mantenendo viva l’energia e la determinazione che hanno portato a questo importante traguardo.
“La sordità e la cecità politica ci hanno dato lo stimolo a reagire” affermano i rappresentanti del Comitato, “ma ora dobbiamo pretendere (e pretendiamo) di essere parte attiva in ogni decisione che riguarda il nostro futuro.”
Un messaggio forte e chiaro: il territorio appartiene a chi lo vive e lo ama. E la nostra comunità – conclude la nota – l’ha dimostrato.