Nel 2023 in Basilicata sono avvenuti 968 incidenti stradali, che hanno causato 27 morti e 1.516 feriti: rispetto al 2022, gli incidenti sono aumentati del 5,9 per cento e i feriti dell’11,9 per cento, “con valori superiori a quelli registrati a livello nazionale, mentre si riduce in modo significativo il numero delle vittime (-41,3 per cento”.
Sono i dati risportati da un “Focus” dell’Istat sugli incidenti stradali: “Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Basilicata del 18,6%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2023 si registrano variazioni, rispettivamente, di -43,8% e -26,1%.
Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale si riduce (da 4,2 a 2,8 deceduti ogni 100 incidenti) mentre quello nazionale diminuisce lievemente (da 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2010 a 1,8 nel 2023)”.
L’indagine spiega che “l’incidentalità rimane alta nelle aree maggiormente abitate e lungo i principali assi della rete stradale regionale: si confermano le criticità sulle strade statale 598, statale 7, statale 106 e statale 407 che, insieme, coprono oltre il 57% degli incidenti rilevati sulle strade statali lucane; sul tratto regionale della A2 e sul Raccordo autostradale Sicignano-Potenza.
Gli incidenti più gravi si registrano sulla statale 653 della Valle del Sinni e sulla statale 658 Potenza-Melfi, dove l’indice di mortalità registra rispettivamente 33,3 e 28,6 decessi ogni 100 incidenti mentre l’indice di gravità raggiunge valori pressoché identici (13,6; 13,8). L’indice di mortalità diminuisce in entrambe le province: in quella di Matera passa da 5,9 a 2,4 mentre in provincia di Potenza da 4,4 a 3,1 decessi ogni 100 incidenti”.
Nel periodo tra maggio e settembre si sono verificati 447 incidenti stradali, rispetto ai 262 del periodo tra gennaio e aprile. I mesi più critici sono stati luglio e ottobre, rispettivamente con il 12,7% e il 9,8% degli incidenti. Il maggior numero di vittime della strada si è verificato a luglio (40,7%). Il 79,5% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 2 e le 3 del mattino (20 morti ogni 100 incidenti) e tra le 3 e le 4 e le 4 e le 5 (dieci morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (2,8). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 38,2% degli incidenti notturni, il 14,3% delle vittime e il 44% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 5,3 decessi ogni 100 incidenti”.