“La giunta ed io siamo pienamente fiduciosi in una rapida risoluzione della vicenda, con il riconoscimento della legittimità del nostro operato”. Ha così commentato il governatore lucano, Vito Bardi, il rinvio a giudizio che è stato disposto dal Gup del Tribunale di Potenza, Francesco Valente in merito ad una maxi inchiesta della Procura potentina su sanità e politica.
La vicenda trae origine dalla denuncia che il 21 novembre 2019 aveva fatto l’allora direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, Massimo Barresi, segnalando alla Procura una serie fatti delittuosi di natura concussiva commessi nei suoi confronti dall’ex assessore alla Salute della Regione Basilicata Rocco leone.
Da qui l’attività degli inquirenti portò a tre diversi filoni d’indagine, uno – derubricato già in sede preliminare – relativo alla gestione dei kit per i tamponi in piena emergenza Covid; un secondo che portò all’arresto dell’allora capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Francesco Piro e ai domiciliari per l’allora sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio, in merito al presunto procacciamento di voti e a pressioni legate alle nomine del locale nosocomio. La principale inchiesta verteva proprio sulle denunce di Barresi vittima, a suo dire, di continue pressioni per lasciare il ruolo di Dg del San Carlo, anche alla luce del ricorso che aveva presentato l’attuale direttore dell’azienda potentina Giuseppe Spera, anche lui coinvolto nell’inchiesta ma risultato del tutto estraneo ai fatti alla luce dell’assoluzione pronunciata ieri dal Gup Valente a margine del rito abbreviato scelto con altri due imputati.
I rinvii a giudizio hanno interessato il governatore Bardi e gli allora componenti della sua giunta. Tra questi: l’attuale assessore alle attività produttive (che all’epoca dei fatti ricopriva lo stesso ruolo, e che per effetto dell’inchiesta si dimise), Franco Cupparo, e i suoi colleghi dell’esecutivo; Gianni Rosa all’ora all’ambiente oggi senatore della Repubblica, Rocco Leone, alla salute, Francesco Fanelli all’agricoltura, questi due oggi consiglieri di maggioranza rispettivamente tra le fila di Fdi e Lega.
Il reato ipotizzato e contestato dalla Procura è quello di concorso in induzione a dare o promettere utilità per aver compiuto “atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere alle dimissioni Barresi”. In sintesi con una delibera di giunta – al fine di fare pressioni su Barresi– l’esecutivo lucano decise di tagliare dei fondi alla più importante azienda ospedaliera della Regione pari a circa 12 milioni di euro.
l Coordinatore di Forza Italia Basilicata, Elisabetta Casellati, e il gruppo dirigente del partito esprimono fiducia nell’operato della magistratura e vicinanza al Presidente della Regione, Vito Bardi, all’assessore Francesco Cupparo e agli altri amministratori coinvolti nell’inchiesta sulla sanità lucana. “Confidiamo che il processo faccia rapidamente chiarezza nell’interesse delle istituzioni e delle persone coinvolte, a cui va la nostra vicinanza” dichiara il coordinatore Casellati.