Mercoledì 6 novembre 2024 – “Ad agosto di quest’anno avevo sospeso il mio ultimo digiuno, la mia ultima azione di dialogo nonviolento, sulla base della rassicurazione e dell’impegno che entro poco settimane sarebbe stata istituita la figura del Garante regionale delle persone private della libertà personale”.
A distanza di mesi, senza che nulla sia accaduto, Maurizio Bolognetti, segretario regionale dei Radicali Lucani, torna a sollecitare l’istituzione del Garante regionale dei detenuti.
Lo fa con una lettera aperta inviata ai Presidenti Bardi e Pittella e ai membri del Consiglio regionale.
“Nel precisare e ribadire che non ho la vocazione al martirio, – scrive Bolognetti – ritengo opportuno ricordare a me stesso e ai miei interlocutori istituzionali che la Basilicata è l’unica regione italiana a non aver istituito la figura del sopra citato Garante.
Ricordo anche che sul tema per ben tre volte, a partire dal lontano 2010, ho presentato e sottoposto all’attenzione del Consiglio regionale, grazie ad alcuni compagni, una PDL.
Quindi, a questo punto, torno a chiedere, rinnovando la mia fiducia nei confronti dei miei interlocutori: Quando? Quali tempi?
Inutile sottolineare – prosegue Bolognetti – che stiamo parlando di una questione di diritto, diritti e Stato di diritto.
Mio malgrado, in assenza di risposte e atti conseguenziali, dovrò valutare se riprendere l’azione nonviolenta sospesa ad agosto e se farlo nella forma del digiuno (sola assunzione di acqua) o dello sciopero della sete.
Il mio non è un ricatto perché. per dirla con Marco Pannella, “…non si ha ricatto nella difesa, nella sete, nella fame di verità e di conoscenza se non per chi ne ha paura”.
No, non è un ricatto nella misura in cui esorto chi rappresenta le mie Istituzione a fare ciò che si deve.
Credo che dopo 14 anni di attesa sia giunto il momento di creare una corsia preferenziale che garantisca tempi rapidi.
Spero che – conclude Bolognetti – l’intero Consiglio e la Giunta comprendano agiscano nella direzione auspicata. Davvero non possiamo più attendere”.