MATERA, DOMENICA 20 OTTOBRE 2024 – Con una lettera indirizzata al Consiglio comunale e al Prefetto e una ai cittadini, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha rassegnato le sue dimissioni formali dalla carica di primo cittadino. “A fronte di una crisi politica che di fatto non offre garanzie sulla tenuta della attuale maggioranza e nell’ipotesi di un commissariamento, comunico la decisione di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di sindaco”. Queste le parole del sindaco Domenico Bennardi che con una lettera indirizzata al Consiglio comunale e al Prefetto, e un’altra ai cittadini, si è formalmente svestito della fascia tricolore. “Si chiude un ciclo politico con l’auspicio che possa riaprirsi un altro – aggiunge Bennardi – per un nuovo inizio, con maggiore vigore ma con medesimo entusiasmo e una nuova stagione di ampia e inclusiva programmazione politica”. Una decisione presa in vista dell’appuntamento fissato domani, lunedì 21 ottobre 2024, alle ore 17.30, dal notaio Ianaro, dove 17 consiglieri comunali di opposizione sono pronti a firmare la sfiducia dell’Amministrazione. “Il Commissariamento di una città comporta un tipo di amministrazione ordinaria senza indirizzo politico e programmazione, con la nefasta conseguenza di poter compromettere molti cantieri, soprattutto quelli legati al PNRR”, aggiunge Bennardi. “Matera oggi ha bisogno di concludere in modo concreto progetti e investimenti come i 4 milioni di euro previsti per le strade e alcuni strategici come i nuovi asili, le mense e le palestre scolastiche, il Polo sportivo a La Martella o l’atteso cantiere per il nuovo stadio della città”. “Sono convinto – conclude il sindaco – che si possa aprirne un nuovo ciclo insieme a tutte le forze di centrosinistra riformiste e progressiste, e che si possa cogliere la sfida di una nuova stagione di programmazione politica insieme a quelle forze che hanno già condiviso medesime sensibilità e recenti palchi elettorali, in contrapposizione con i venti di un centrodestra lucano e materano che ha deciso di sacrificare Matera e il sud lucano, favorendo l’autonomia differenziata”.