Giovedì 17 ottobre 2024 – “Matera e la Basilicata sono inscindibili. E su questo punto non si discute.
È utile, invece, aprire una profonda riflessione sulla “provocazione” (ci piace leggerla così!) lanciata da Tito Di Maggio e Corrado Danzi che hanno presentato al Comune la proposta di un referendum per decidere sul trasferimento della Città dei Sassi in Puglia”.
È quanto sostiene il segretario del PD Basilicata, Giovanni Lettieri.
“All’origine di tale proposta – aggiunge Lettieri – ci sarebbe l’idea di inserire la città in un contesto regionale più “dinamico e competitivo” per sviluppare ancor di più le potenzialità di Matera.
Se il mezzo utilizzato dai due ex parlamentari lucani ci trova in totale disaccordo, l’obiettivo di tale proposta va invece prese in seria considerazione. Matera merita senza dubbio alcuno maggiore attenzione da parte del Governo regionale di centrodestra.
E proprio in questa direzione va l’iniziativa dei nostri consiglieri regionali Lacorazza, Cifarelli e Marrese. Una proposta di legge – che sarà presentata in Consiglio – che si fonda su tre “pilastri”: migliore fruizione dei flussi di turismo culturale del patrimonio storico, architettonico, archeologico e culturale presenti in tutta la Basilicata;
creare condizioni di contesto opportune per l’attrattività di investimenti produttivi favorevoli alla valorizzazione della città di Matera;
valorizzare la relazione tra la città di Matera e le aree interne.
A tutto questo è poi necessario – prosegue Lettieri – che vengano messe a disposizione risorse regionali per l’attuazione di un vero e proprio piano che consenta al nostro capoluogo di Provincia di non perdere e mandare alle ortiche gli importanti traguardi raggiunti con l’ottenimento del titolo di Patrimonio dell’Umanità Unesco prima e Capitale Europea della Cultura dopo.
Traguardi raggiunti – è giusto ricordarlo – da governi regionali di centrosinistra che hanno sempre, fermamente creduto che i soldi spesi in cultura, welfare e valorizzazione dei territori siano investimenti e non costi – conclude Lettieri – come crede invece il presidente Bardi e l’attuale maggioranza di centrodestra”.