Martedì 15 ottobre 2024 – Definire un vademecum per rendere concretamente fruibile il progetto di vita previsto dalla legge rivolto a persone giovani e adulte con disabilità.
Questo l’obiettivo del corso di formazione “Icf- Adat strumenti per la definizione di progettualità inclusive rivolte a persone con disabilità”. che si terrà a Potenza per iniziativa di Angsa Basilicata.
Quattro le giornate di formazione: 16 e 23 ottobre, 7 e 12 novembre. Il percorso formativo si terrà in remoto, le lezioni saranno a cura del professor Luciano Pasqualotto docente di didattica e pedagogia speciale presso l’Università di Verona uno dei massimo esperti nella materia.
Il corso è calibrato per un massimo di 100 partecipanti, in 4 moduli da 3 ore attraverso la piattaforma Zoom, con l’appoggio di una pagina web dove saranno disponibili i link delle lezioni, i materiali didattici, le slide.
Forte condivisione da parte degli enti interessati ad iniziare dalla direzione sanitaria della Asp di Potenza che ha fornito convinto supporto all’iniziativa attraverso l’Unita valutativa (UVM) dedicata.
D’altra parte l’obiettivo è ambizioso: stabilire una procedura standard valida per tutti gli enti coinvolti nell’elaborazione del progetto di vita , famiglie, Asl, Comuni, Ambiti , Associazioni, con l’indicazione del ruolo e delle responsabilità di ognuno.
Uniformare e rendere trasparenti, altresì, i processi amministrativi, azzerare le pastoie burocratiche, eliminare le disparità interpretative da ufficio ad ufficio.
Si punta così – afferma Giuliana Giuliana Presidente Angsa Basilicata A.p.s – a rendere fruibile un diritto previsto dal decreto legislativo n. 62 approvato lo scorso 3 maggio 2024 che riforma profondamente i riferimenti attuali in tema di disabilità.
Materie delle 4 sessioni di formazione saranno : distinguere le modalità di approccio di tipo tradizionale da quelle orientate dalla prospettiva dei diritti della persona con disabilità, alla luce della normativa attuale sul progetto di vita; • utilizzare gli strumenti ICF-ADAT a sostegno di progettualità orientate all’autorealizzazione della persona con disabilità e alla sua inclusione sociale; • saper progettare l’inclusione nella prospettiva del Welfare di Comunità e generativo.
“La sfida attuale -spiegano i responsabili di Angsa Basilicata -, consiste nel portare a maturazione un modello operativo per accesso ai diritti civili di ogni cittadino, su base di uguaglianza e massima trasparenza. L’iniziativa si pone come “best practice” replicabile a livello nazionale perché indica un cambio di rotta che capace di produrre ricadute importanti nel modo di concepire i Servizi e i percorsi di accompagnamento rivolti alla disabilità adulta, soprattutto per quella di carattere intellettiva o del neurosviluppo”.