Lunedì 30 settembre 2024 – Con una nota, la coordinatrice dell’Unione Sindacale di Base ricorda le richieste della USB rappresentate al tavolo tecnico del 19 Settembre e confermate anche nella seduta del 5 settembre riguardano:
– La richiesta di non inserire il limite temporale di aprile 2025 per il riconoscimento dell’aumento a 700 euro del sussidio.
– La previsione di spesa deve prevedere per tutti i lavoratori della platea la stessa somma necessaria a garantire l’occupazione sia nel progetto di forestazione che per altro tipo di tipologia contrattuale presso i comuni.
– La proposta USB, nelle more della previsione di legge nazionale che possa consentire la stabilizzazione presso i comuni, prevede che venga predisposto un progetto di inclusione lavorativa che riconosca ai comuni che aderiscano al progetto la copertura finanziaria di un contratto a tempo determinato di almeno 20 ore settimanali.
– Riconoscimento di un contributo economico per i lavoratori che decidono di fuoriuscire volontariamente dalla platea.
– Riconoscimento di un risarcimento per coniuge e figli in caso del decesso del lavoratore calcolato sugli anni di partecipazione ai vari progetti di inclusione succedutisi nel tempo.
– Verificare la possibilità di sostituire il lavoratore appartenente alla platea con il coniuge o un figlio.
– Rivedere la percezione dell’assegno di invalidità tra le cause incompatibili con la prosecuzione del progetto.
Con i chiarimenti avuti in precedenza e sino a febbraio 2024,in cui è stato modificato unilateralmente dall’ARLAB il punto dell’autocertificazione relativo alle pensioni aggiungendo, rispetto al passato, l’incompatibilità per ogni tipo di pensione e di assegno di invalidità, era stata accettata l’eccezione da noi evidenziata come si trattasse di un assegno riconosciuto temporaneamente e si fosse resa operativa la possibilità di percepire entrambi gli emolumenti.
Sempre riferito alla casistica relativa alle pensioni la USB chiede pure che la incompatibilità riguardi solo le pensioni dirette.
Infatti eventuali pensioni di reversibilità incidono nella formazione del reddito e determinano già il valore ISEE di riferimento.
Chiede che, purché giustificata l’assenza per malattia, non comporti il mancato riconoscimento del sussidio per i giorni di assenza.
Si chiede quindi che con la prossima determinazione oltre all’aumento del sussidio e delle ore lavorative si chiarisca anche questo aspetto facendo proprie le norme nazionali e le direttive Europee in tema di malattia e ci si attenga almeno alle regole attualmente previste per i soggetti impegnati nei PUC.
Per tali richieste – conclude la nota – si chiede che venga espresso un impegno formale o nel caso che vengano adottati i provvedimenti necessari.