POTENZA – La presenza di cinghiali a “Bucaletto” (Potenza), che ha fatto scattare un’ordinanza del sindaco Telesca, è purtroppo solo la “punta dell’iceberg” di un’emergenza che si protrae ormai da anni e che coinvolge direttamente il capoluogo e tanti comuni medi e piccoli. Lo sostiene Cia-Agricoltori Potenza ricordando che la presenza di cinghiali a Potenza è stata segnalata già in altre occasioni in Parchi cittadini e quartieri periferici, a Poggio Tre Galli, Macchia Romana, rione Santa Maria-Verderuolo, persino nelle vicinanze dell’Ospedale San Carlo e di scuole. Inoltre gli agricoltori delle contrade della città continuano a denunciare danni costanti a colture specie ortive che sono la caratteristica delle piccole aziende per lo più familiari del comprensorio rurale potentino. In proposito è troppo facile scaricare sui proprietari di fondi agricoli e/o aree confinanti e interne all’area urbana, la rimozione di cespugli ed erbe infestanti, nonché assicurare una buona manutenzione per quanto riguarda siepi e recinzioni, avendo cura di rimuovere i materiali di risulta, oppure scaricare l’emergenza sugli abitanti dei quartieri. Ricordiamo – è scritto nella nota – che dal mese di febbraio sono sospese le domande di autorizzazione presentate da agricoltori per l’installazione, a proprie spese, di trappole-chiusini per la cattura di ungulati e di garantire il servizio ritiro e smaltimento carcasse. Si deve dunque intensificare ogni azione di cattura dei cinghiali, tenuto conto che le ordinanze del precedente sindaco con l’installazione di trappole non hanno dato i risultati auspicati.
Sui danni da fauna selvatica la Cia continuerà la raccolta di firme avviata nelle scorse settimane per riaccendere l’attenzione della massima istituzione regionale su una situazione non più sostenibile tenuto conto che le ultime misure adottate non hanno dato risultati soddisfacenti. L’Ufficio di Presidenza della Cia ritiene indispensabile un incontro con l’Assessore all’Agricoltura Cicala per affrontare contestualmente i rischi rappresentati dalla Psa (peste suina). Tra le proposte già anticipate una norma Regionale che prevede un fondo mutualistico aggiuntivo ad Agricat, l’adeguamento della legge 102 e del fondo di solidarietà.