Sabato 14 settembre 2024 – Il sindacato Ugl di Matera denuncia con forza il drammatico aumento delle aggressioni subite dal personale sanitario nei pronto soccorso della nostra provincia.
Questi episodi – dichiara Pino Giordano, Segretario Provinciale UGL Utl di Matera – che vedono medici, infermieri, operatori sanitari e personale del CUP vittime di violenze fisiche e verbali, rappresentano un’intollerabile minaccia alla loro incolumità e al loro diritto di lavorare in condizioni sicure e dignitose.
Non è adesso che i casi dell’ospedale di Foggia fanno riscoprire ‘l’acqua calda’. I pronto soccorso, già sotto pressione a causa delle croniche carenze di organico e delle crescenti richieste della popolazione, si stanno trasformando in luoghi di tensione e pericolo, con conseguenze devastanti per chi vi opera quotidianamente.
Questi pochissimi lavoratori della Asm Matera, che con dedizione e professionalità affrontano emergenze e situazioni critiche, – afferma Giordano, facendo riferimento a quanto accade nella Città dei Sassi – non possono essere lasciati soli di fronte a un fenomeno che è diventato, purtroppo, quasi quotidiano. Nei nostri ospedali si và per curarsi non per assistere a scene di aggressione verso il personale medico e infermieristico che purtroppo sono costretti a svolgere il loro lavoro h/24 in emergenza. Come Ugl – prosegue Giordano – non dimentichiamo affatto l’aggressione alla guardia medica, il dottor Pasquale Suriano, in servizio nell’ambulatorio situato nei pressi dell’ospedale di Policoro preso a calci e pugni da un paziente, dove alla fine il dottor Suriano riuscì a divincolarsi, rifugiandosi nel vicino Pronto soccorso rimediando delle brutte contusioni, per fortuna solo lieve, essendo riuscito a schivare un brutto pugno.
E come dimenticare – ricorda Giordano – del dottor Rocco Dileo anch’esso vittima di una violenta quanto sconsiderata aggressione ad opera di un familiare di un paziente. Problemi purtroppo frequenti nei Pronto soccorso materani, situazione diventata ormai intollerabile, che diventa a dir poco esplosiva durante i mesi estivi, quando pazienti costretti ad attendere anche ore, molto spesso vanno in escandescenza, aggredendo fisicamente i medici, infermieri e agendo con vandalismo di fronte a quello che gli capita intorno.
Necessita tenere sempre accesi i riflettori sui fenomeni di aggressione che stanno subendo quotidianamente i professionisti della sanità.
È un tema prioritario e dobbiamo assolutamente mettere in campo tutte le risorse, umane e non solo, per contrastare un’escalation che mette a rischio ogni giorno il personale sanitario nell’esercizio delle sue funzioni. Ogni episodio di violenza è un attacco alla sanità pubblica.
Per questo – conclude Giordano – condanniamo fermamente ogni episodio di maltrattamento, sia verbale sia fisico, verso chi ogni giorno si dedica anima e corpo ad assistere i cittadini, ma è chiaro che le parole non bastano più. Servono azioni concrete che vadano nella direzione di garantire fattivamente l’incolumità del personale sanitario”.