Lunedì 2 settembre 2024 – Si è tenuto questa mattina, 2 settembre, nella sede UILM di San Nicola di Melfi l’attivo dei delegati Stellantis, Indotto e Logistica di Melfi alla presenza del Segretario Generale Uilm Marco Lomio.
Nella sua relazione il segretario Lomio ha rappresentato il momento cruciale che sta vivendo lo stabilimento di Melfi ed il suo indotto.
Il mese di agosto è stato caratterizzato da incontri ministeriali inconcludenti; è sempre più palese che tra il Governo e Stellantis si vada verso un divorzio che potrebbe essere la tomba del settore automotive in Italia.
Pertanto, per quanto riguarda Melfi, ma più in generale il settore dell’automotive nazionale – ha affermato Lomio – riteniamo che sia fondamentale riaprire un dialogo costruttivo e le nostre richieste di incontro, più volte sollecitate alla Presidenza del Consiglio, debbano diventare realtà aprendo finalmente una assunzione di responsabilità sia di Stellantis che del Governo centrale.
Per la Basilicata bisogna accelerare nel definire un accordo quadro che parta dal tema energetico ma soprattutto la realizzazione di quel Patto per Melfi più volte enunciato.
Inoltre – ha aggiunto Lomio – bisogna mettere a riparo i lavoratori con i provvedimenti chiari sugli ammortizzatori sociali e aprire un tavolo per quanto riguarda i primi bandi di area di crisi complessa affinché si inizi a parlare, ma soprattutto a verificare, un nuovo futuro industriale per la salvaguardia in particolar modo dei lavoratori della Logistica.
Nei numerosi interventi gli RSU/RSA hanno evidenziato con forza la grande difficoltà che stanno vivendo tutti i lavoratori che ormai sono allo stremo, da un lato con salari ormai falcidiati dalla cassa integrazione e dall’altro la mancanza di prospettive future per un settore strategico del nostro Paese.
In conclusione l’attivo dei delegati ha deliberato di mettere in campo ogni azione utile, anche di lotta, affinché una volta per tutte si passi dagli annunci alle azioni concrete per il nostro territorio e sia Stellantis che il Governo si assumano le proprie responsabilità per un settore vitale per l’economia italiana.