Mercoledì 28 agosto 2024 – Lo dice con la naturalezza: “quando aiuto gli altri mi fa star bene”.
Giovanni Mazziotta, 34 anni di Paterno, – per gli amici Cristofer – ci racconta al telefono la sua esperienza di volontario che ormai da tempo si dedica agli altri, a chi ha bisogno.
Fa parte dell’associazione Domos “Francesca Lombardi” sorta a Picerno su iniziativa di Rosa Viola, che ne è la presidente, dopo che la figlia Francesca – di qui il nome dell’associazione – morì perchè, ammalatasi di leucemia, nonostante il trapianto, non riuscì a superare la malattia.
“Francesca fu fortunata, – racconta sul sito dell’associazione la signora Viola – perché incontrò lungo il suo cammino un angelo, un donatore che senza conoscerla, senza avere con lei alcun legame affettivo, decise di donarle un po’ del suo midollo osseo per ridarle quella vita minacciata dalla malattia e dalla morte.
Francesca non sopravvisse al trapianto per tutta una serie di complicanze, ma il dono che noi e lei ricevemmo fu grande: la speranza che potesse continuare a vivere.
Ecco, noi vorremmo trasformare la morte di Francesca, il suo dolore e il nostro dolore, – scrive la signora Viola -in sorgente di vita per tutti coloro che lottano contro malattie terribili dalle quali è possibile guarire grazie ad un gesto di amore e di solidarietà. Ognuno di noi, se vuole, può compiere questo gesto! Diventare anche tu donatore di midollo osseo.
Un appello che ha rivolto anche la signora Irene, il cui figlio Gabriele è affetto da
neurodegenerativa di Krabb. L’unica possibilità di salvarlo è il trapianto di midollo osseo.
Giovanni è stato particolarmente colpito da questa storia, e ben consapevole di quanto sia difficile trovare donatori, continua ad impegnarsi in prima persona a sensibilizzare colleghi di lavoro, amici, tanti giovani.
Sensibile a questi problemi, gli è facile coinvolgere le persone, anche con iniziative delle quali si è fatto promotore nella sua zona, la Val d’Agri.
“Molte volte i problemi non si conoscono e chi li vive rischia di rimanere solo. Basta coinvolgere ed informare. Parlare al cuore delle persone e i risultati si ottengono” afferma Giovanni.
Certo, parlare di donazione di midollo osseo non è facile anche perchè – ci ricorda la presidente di Domos, Rosa Viola – la donazione è possibile farla tra i 18 e i 35 anni.
L’appello è rivolto quindi soprattutto ai giovani. In Val d’Agri hanno risposto in molti e questo fa ben sperare, nonostante purtroppo in Basilicata sono molti, troppi, i giovani che per motivi di studio o di lavoro lasciano la regione.
Nonostante questo, Giovanni Cristofer Mazziotta continua nel suo impegno di volontario pronto a porgere la mano a chi ha bisogno, a sensibilizzare, a fare proselitismo affinchè i donatori di midollo osseo possano essere sempre di più.
“Quando aiuto gli altri mi fa star bene” ci ripete.
Foto di copertina: Giovanni Cristofer Mazziotta