Martedì 20 agosto 2024 – Ieri, 19 agosto, a settant’anni dalla morte di Alcide De Gasperi, su iniziativa dell’ex parlamentare Giuseppe Molinari, una messa è stata celebrata dal Vescovo Davide Carbonaro nella cappella della scuola materna che prende il nome dello statista, in viale Dante a Potenza.
Nell’omelia mons. Carbonaro ha ricordato De Gasperi “un uomo evangelico che ha sognato ed insegnato a sognare con occhi spalancati. A lui si addice quella beatitudine degli operatori di pace. De Gasperi fu uomo pacificato e pacificatore.
La sua generazione visse l’orribile baratro della guerra e ci ha insegnato a custodire il dono prezioso della Pace-
Dobbiamo profonda gratitudine per uomini come De Gasperi che ci hanno insegnato ad aprirci agli altri, a pensare una Europa che è chiamata a condividere i valori della pace così come il Vangelo li annuncia.
De Gasperi – ha aggiunto mons. Carbonaro – riconobbe come efficace l’universalismo dei valori cristiani che sono alla base della libertà e della democrazia.
Ancora oggi in cui lo scenario internazionale ci presenta quella che Papa Francesco chiama “guerra mondiale a pezzetti” serve riscoprire le radici di quella prospettiva di pace che si è imposta in Europa dopo la seconda Guerra mondiale grazie a De Gasperi, Monett, Adenauer.
De Gasperi – ha affermato mons. Carbonaro – fu uomo politico e fece della politica come ebbe ad affermare San Paolo VI la forma più alta della carità dopo la preghiera.
La politica è carità disinteressata che si prende cura dei figli e delle figlie del nostro popolo senza interesse di parte, senza alimentare differenze, senza mettere in vendita il bene comune per i propri interessi.
Quando invece la politica oggi usa la precarietà come strumento per garantire il proprio potere e concedere come “grazia” ciò che è diritto della cittadinanza.
Mons. Carbonaro ha ricordato quando, giovanissimo parroco di Santa Maria in Campitelli a Roma conobbe mons. Carlo Cingolani che testimoniò per il processo di beatificazione di De Gasperi.
In quell’occasione, Benedetto XVI affermò di De Gasperi: “fu capace di tradurre in atti concreti e coerenti la fede che professava.
Spiritualità e politica furono in effetti due dimensioni che convissero nella sua persona e ne caratterizzarono l’impegno sociale spirituale”.
Un ricordo di De Gasperi l’ha tracciato anche l’ex parlamentare Giuseppe Molinari
“Alcide De Gasperi è stato un uomo politico dotato di capacità profetiche. Nessun altro leader del suo tempo ha avuto una vita così intensa ed imprevedibile.
La sua grandezza non si misura solo con quello che ha fatto come statista ma soprattutto per le testimonianze che ci ha offerto.
Come gli antichi profeti, ha indicato uno stato e un metodo politico che vanno oltre la sua stessa esistenza.
Ha accettato di mettersi alla guida del suo popolo senza garanzie ed esitazioni portando l’Italia fuori dal deserto per cui la democrazia si era smarrita.
Ha lavorato con grande pensiero al progetto dell’Unione Europea come mezzo per la pace della pace.
Dalle ceneri del Partito Popolare di Don Luigi Sturzo ha creato un grande partito politico di ispirazione Cristiana.
La spiritualità ha permeato tutta la vita di De Gasperi che ha conosciuto la sconfitta, il carcere, il dolore ma anche la vittoria della libertà, della dignità e della democrazia alimentata da una fede autentica che gli ha permesso di essere un cittadino e uno statista degno del Vangelo”.
In un prevedente articolo, Molinari ha ricordato i rapporti che De Gasperi ha avuto con la Basilicata (VEDI)