Martedì 6 agosto 2024 – “Oltre 4milioni di ore di Cig concesse in Basilicata nei primi sei mesi dell’anno, di cui 500 mila solo a giugno, sono il segnale della necessità di compiere urgentemente scelte di politiche industriali perché la transizione energetica e la riconversione di numerose attività industriali non si possono fare se non ci sono una transizione sociale e un’attenzione a chi resta indietro”.
A sostenerlo il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli, commentando i dati dell’ Osservatorio Inps Cassa Integrazione Guadagni e Fondi di solidarietà.
“Il raffronto a giugno 2023 – aggiunge – non aiuta ad affrontare le questioni sempre più urgenti attuali del comparto automotive e del manifatturiero in generale.
Tutto questo ci porta a dire che siamo di fronte ad uno scenario che indica chiaramente una frenata dell’economia nei settori produttivi principali e richiede un’attenzione continua per affrontare queste difficoltà contingenti trovando soluzioni adeguate senza perdere tempo.
Si deve sostenere il tessuto produttivo regionale prevenendo un peggioramento nella stagione autunnale della situazione occupazionale. Solo così possiamo garantire un futuro più stabile e qualificato per i lavoratori della nostra regione”.
Per Tortorelli “è innegabile che se il Governo, fino a oggi, non ha fatto scelte di politiche industriali anche il Governo Regionale navighi a vista senza una visione chiara di prospettive.
La Confederazione europea dei sindacati – ha precisato il segretario della Uil – ha fatto un’indagine dalla quale risulta che l’Italia è il Paese con la percentuale più alta di lavoratori che non vanno in vacanza e quelli che ci vanno hanno la percentuale più bassa di durata delle ferie.
D’altronde, ci sono milioni di lavoratrici e lavoratori che vivono con 10-12 mila euro lordi annui e per loro è complicato pensare alle vacanze.
In più, c’è una situazione fuori controllo per quel che riguarda l’aumento dei prezzi, con una perdita del potere d’acquisto per lavoratori dipendenti e pensionati che, negli ultimi anni, è stata del 16% e che deve essere recuperato non solo con il rinnovo dei contratti, ma anche con la detassazione degli aumenti contrattuali.
I dati e il profilo statistico della regione – prosegue Tortorelli – ci dicono una cosa sola: o si prende un cammino nuovo e si impostano scelte di politiche regionali diverse, dal passato recente e precedente, o si rischia un inevitabile declino della regione.
Serve un cambio di politiche nei grandi quadri dell’economia e della società: il manifatturiero, l’agricoltura attraverso agroalimentare, enogastronomico e ruralità sostenibile, un ammodernamento e rilancio del comparto turistico, l’accelerazione dei lavori pubblici e dei piani di rigenerazione urbana, la rete tra Università-Enti di ricerca e Imprese, l’innovazione green, progetti di investimento orientati alla digitalizzazione, politiche attive del lavoro, formazione e politiche sociali e socio-sanitarie mirate alle sacche di povertà e disagio economico, educativo e socio-culturale.
Tutto questo -conclude Tortorelli – è quello che inseriremo all’interno del documento strategico che presenteremo con la ripresa autunnale alla giunta regionale, perché la nuova pianificazione regionale deve prendere la forma di un vero Piano del lavoro.
Questo è l’impegno strategico che chiederemo al nuovo Governo Bardi sempre pronti a riprendere la mobilitazione se non si creeranno le condizioni di una svolta nel metodo della concertazione”.