Martedì 23 luglio 2024 – A seguito del recente comunicato stampa FIALS avente ad oggetto una presunta carenza di operatori sanitari, la direzione strategica dell’AOR San Carlo è costretta ad intervenire nuovamente per smentire radicalmente quanto asserito e chiarire -si auspica definitivamente- la questione.
L’Azienda Ospedaliera – si precisa in una nota – ha predisposto annualmente Piani di fabbisogno di personale non in base a valutazioni soggettive e parziali, ma utilizzando la «metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale ospedaliero» predisposta dall’AGENAS e imperniata su dati oggettivi per ciascuna articolazione dei cinque ospedali.
Il direttore generale dell’Agenzia, la cui competenza in materia è stata solitamente riconosciuta anche dalle Organizzazioni Sindacali, ha di recente sottolineato la necessità di applicare tale metodologia “per individuare il giusto equilibrio tra il diritto alla salute e la tutela dei conti pubblici”.
La stessa Azienda si è, poi, impegnata ad attuare quanto programmato, con il risultato che oggi il personale di comparto è aumentato di un centinaio di unità ed avrà un ulteriore incremento a breve, con l’assunzione degli operatori sociosanitari vincitori di concorso, la cui graduatoria è stata di recente approvata.
In tale contesto, segnalazioni di presunte carenze non basate su analisi di dettaglio rischiano di trasformarsi in infondate affermazioni di parte, con ricostruzioni non corrispondenti alla realtà. Quale esemplificazione, basti considerare l’asserzione della FIALS secondo la quale in Ginecologia “non ci sono abbastanza infermieri per garantire un organico minimo”.
Orbene, un’altra Sigla Sindacale ha contestato -proprio di recente- il fatto che nella medesima Unità Operativa “ci sono infermieri in più e sono stati assegnati infermieri nuovi e stabilizzati”, a dimostrazione di una visione quanto meno variegata ed opinabile della situazione.
Infine, quanto agli operatori socio-sanitari, la direzione strategica, ben consapevole dell’essenziale funzione di assistenza diretta al paziente garantita da tali figure, ha incrementato -per la prima volta- in maniera significativa il numero di unità di OSS previste nel Piano Triennale di Fabbisogno del Personale.
Per fornire immediata risposta alle esigenze dei reparti, nei mesi scorsi l’AOR ha assunto un congruo numero di unità a tempo determinato. Allo stato il complesso iter concorsuale è stato completato dall’AOR e i competenti uffici sono ormai prossimi alle chiamate. È pertanto inappropriato che in tale circostanza si richieda una ulteriore implementazione di personale precario.
Già da quanto esposto, a tacer d’altro, traspare con evidenza l’impegno profuso dall’AOR San Carlo per garantire uno staffing tutt’altro che inadeguato alle proprie strutture, nonché per assicurare al personale le migliori condizioni di lavoro, nel pieno rispetto -tuttavia- dell’oculatezza nella spesa per il rispetto delle esigenze di efficienza ineludibili in una Amministrazione Pubblica.
LA DENUNCIA DELLA FIALS
“Emergenza personale all’A.O. R. San Carlo di Potenza. Operatori spremuti come limoni”
Rilevate gravi carenze di personale presso l’A.O. Regionale San Carlo di Potenza. La FIALS, tramite il segretario provinciale Costanzo, pone rilievo sulla delicata questione: “Desta grande preoccupazione lo stato di sconforto e abbandono manifestato a più riprese dal personale dell’Ospedale San Carlo di Potenza.
Raccogliamo, ormai da mesi, testimonianze di profonda emergenza vissuta dal personale infermieristico, tecnico e OSS in diversi reparti e servizi. A fronte di un sempre più inadeguato livello di staffing, con il rischio concreto di compromettere la qualità delle cure prestate, non possiamo non constatare il totale disinteresse della direzione strategica in merito alle svariate problematiche che più volte sono state ribadite e messe in evidenza.
In unità operative come quella della Ginecologia, dove non ci sono abbastanza infermieri per garantire un organico minimo, e la Medicina del P.O. di Potenza, dove gli OSS sono drammaticamente e perennemente sotto organico, la situazione è particolarmente critica. Il fenomeno è diffuso in tutti i presidi ospedalieri, dove non viene garantito un numero adeguato di personale.
Da tempo, Costanzo e la FIALS sollecitano la definizione dei livelli minimi previsti in ogni UU.OO. e servizio, come previsto per legge in caso di sciopero, ma ad oggi la Direzione Generale del San Carlo è inadempiente.
Inoltre, la carenza di OSS ha generato un sovraccarico sia per il personale infermieristico che per gli stessi OSS, esponendo i lavoratori a rischi che non tutelano la loro salute e portando a un relativo demansionamento.
Costanzo evidenzia che non è stato previsto un piano di assunzioni a tempo determinato per la figura di OSS, nonostante ci siano posti liberi in organico per il periodo estivo, se non per poche unità. La direzione si è giustificata dicendo di essere in attesa della conclusione del concorso unico regionale per OSS, che è durato anni. Siamo arrivati in piena estate e solo da pochi giorni è uscita la graduatoria. Le assunzioni arriveranno probabilmente dopo che l’estate sarà finita, quando i dipendenti avranno sopportato di tutto e saranno esausti.
“Nonostante gli immensi sforzi svolti dal risicato personale nei reparti e servizi per far fronte alle carenze – prosegue Costanzo – ad emergere è la situazione di collasso nella quale sono costretti a vivere quotidianamente lavoratori e pazienti. L’attuale organico risulta particolarmente pressato da responsabilità e prestazioni assistenziali che, sia in termini qualitativi che quantitativi, non potranno essere garantite ancora per molto.
Il tutto, andando contro le attuali leggi in materia di tutela della salute dei lavoratori ex art. 2087 C.C. e dei pazienti ex art. 1128 e 1228 C.C. Preoccupanti le testimonianze raccolte in merito alle precarie condizioni vissute dal personale: turni estenuanti e accumuli di ore di servizio, che non garantiscono un adeguato riposo ai lavoratori”.
In virtù di quanto evidenziato, Costanzo e la FIALS ritengono “inaccettabili le mancate azioni della direzione e chiedono a gran voce un cambio di passo. Il Direttore Generale Spera ha l’obbligo morale di consentire al personale sanitario di lavorare nelle migliori condizioni, al fine di prevenire potenziali disagi ai pazienti dell’A.O. Regionale San Carlo di Potenza”.
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