Giovedì 27 giugno 2024 – Si è concluso a Marsico Nuovo (PZ), il secondo ciclo d’incontri del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in sessione itinerante, pianificato dal Prefetto di Potenza Michele Campanaro con lo scopo di trasferire sul territorio la discussione relativa alle politiche di sicurezza integrata e sicurezza urbana, attraverso il confronto diretto con i 100 Sindaci della provincia potentina.
Il Prefetto, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, ha incontrato oggi i Sindaci e gli Amministratori dei Comuni dell’Alta Val d’Agri (Armento, Brienza, Calvello, Corleto Perticara, Gallicchio, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana, Marsicovetere, Marsico Nuovo, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Sarconi, Sasso di Castalda, Spinoso, Tramutola e Viggiano).
Excursus della normativa di riferimento
Nell’ottica di definire compiutamente la cornice dentro cui dipingere la tela della sicurezza urbana, il Prefetto Campanaro ha guidato il Tavolo dell’Assise provinciale in un sintetico excursus sulle tappe evolutive della normativa nazionale che, a partire dal 2017, ha profondamente mutato il quadro di riferimento. Il decreto c.d. Minniti prima e i decreti cc.dd. Salvini e Caivano dopo hanno, infatti, aperto la strada ad una nuova concezione della sicurezza che ha scardinato la vecchia logica della delega in bianco allo Stato e, per esso, all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza.
Sul punto, il Rappresentante del Governo ha evidenziato come il ridisegnato “sistema sicurezza” si presenti oggi come multilevel, dove le singole sfere di competenza istituzionale si intrecciano per dare risposte organiche alle nuove istanze di protezione e tutela avanzate, con sempre maggiore frequenza, dalla collettività.
Un nuovo approccio, quindi, corale ed olistico che mira a garantire elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile, attraverso interventi di riqualificazione delle aree e dei siti degradati, di eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, di prevenzione della criminalità, in particolare di quella predatoria, di promozione della cultura del rispetto della legalità.
- Descrizione del quadro statistico
L’Alta Val d’Agri, con il suo ambito territoriale estremamente “polverizzato” (la popolazione complessiva di circa 40.000 abitanti è distribuita in un territorio di oltre 1.100 kmq) ed attraversato da importanti assi viari, risulta particolarmente esposta ad incursioni della c.d. “criminalità predatoria”, proveniente dalle regioni confinanti di Campania e Puglia.
Come nelle precedenti occasioni, il Prefetto Campanaro è passato, quindi, ad illustrare i dati che popolano la Banca Dati interforze (SDI), condividendo con i Sindaci d’Area una approfondita analisi sull’andamento della criminalità in provincia di Potenza e, in particolare, negli stessi Comuni dell’Alta Val d’Agri, con un focus specifico sul 2023 e sui primi cinque mesi del 2024:
COMUNI ALTA VAL D’AGRI | 594 | -25,2% | -1,7% |
Occhi puntati, poi, sulla criminalità predatoria e, ancor più nello specifico, sulla voce relativa ai furti.
COMUNI ALTA VAL D’AGRI | 41 | -24% | -25,5% |
“Il dati ci dicono di un trend sulla delittuosità in chiara flessione. Questa parte della provincia potentina, così ricca di risorse e sede delle attività estrattive tra le più importanti della Nazione, può fare affidamento su ben saldi presidi di sicurezza territoriale per contrastare infiltrazioni della criminalità ordinaria ed organizzata.
Ma, accanto alle Forze dell’Ordine, ci deve essere un impegno ancora più convinto ed incisivo di voi Sindaci, più di ogni altro in grado di intercettare esigenze e criticità dei territori. Preservare il tessuto economico e sociale resta una assoluta priorità”, le parole del Prefetto Campanaro a margine dell’analisi dei dati.
- Strumenti di sicurezza urbana
Il Prefetto Campanaro ha, quindi, richiamato l’attenzione dei Primi cittadini sull’importanza di mettere in campo gli strumenti previsti dalla normativa, suggerendo, in particolare, l’adozione di tre misure che, nel tempo, si sono mostrate efficaci a dare risposte concrete alla comunità:
- Potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. L’installazione di nuovi sistemi di sorveglianza o il potenziamento di quelli esistenti sono determinanti, in chiave preventiva e repressiva alla delittuosità comune. In particolare, è stata evidenziata la necessità di disporre di telecamere a rilevamento targhe, collegate al Sistema controllo nazionale targhe e transiti – SCNTT;
- Protocollo sul “Controllo di Vicinato”. Il “Controllo di Vicinato” può rappresentare una efficace declinazione della partecipazione dei cittadini alla promozione della sicurezza urbana. Una sorta di controllo sociale che si sviluppa attraverso la costituzione dei ‘gruppi di vicinato’ e l’individuazione di coordinatori degli stessi gruppi, con il compito di svolgere attività di osservazione, riguardo a fatti e circostanze che accadano nella propria zona di residenza, in stretta collaborazione con le Forze di Polizia;
- Rafforzamento della Polizia Locale. Perno fondamentale del sistema di sicurezza integrata, la Polizia Locale necessita di una decisa politica volta alla valorizzazione ed all’implementazione degli organici che, in alcuni casi, risultano totalmente azzerati. Sul punto, il Prefetto Campanaro ha invitato i Sindaci a valutare attentamente anche l’ipotesi di costituire Consorzi tra Comuni, per venire incontro alle esigenze di più comunità.
- Le conclusioni del II ciclo itinerante
- Prendendo spunto proprio dalla check list degli strumenti normativi e cogliendo l’occasione della chiusura del secondo ciclo di incontri, il Rappresentante del Governo ha, infine, tracciato un bilancio consuntivo sul lavoro sinora svolto con i Comitati itineranti.
In particolare, il Prefetto Campanaro ha messo in evidenza i significativi progressi realizzati sul versante della rafforzamento complessivo della rete di videosorveglianza municipale (è quasi raddoppiato il numero dei Comuni – oggi 70 circa – che, in un biennio, hanno realizzato ed ammodernato i propri impianti di videosorveglianza, parte dei quali con finanziamenti a carico del Fondo di Sicurezza Urbana del Ministero dell’Interno).
Anche con riferimento all’esperienza del “Controllo di Vicinato”, il dato emerso è significativo: non avendo mai trovato attuazione prima, dal 2022 sono già 27 i Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo prefettizio e altri 9 Sindaci si accingono a farlo entro il prossimo mese di luglio, avendo già deliberato l’adesione.
“Dopo i primissimi incontri, questo secondo ciclo di riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha consentito di verificare lo stato di salute del ‘pianeta sicurezza’ in provincia di Potenza per dare slancio a nuove iniziative da parte degli Amministratori locali.
I Comuni di Tolve, Maratea, Rionero in Vulture, Tito, Francavilla in Sinni, Lavello e, oggi, Marsico Nuovo sono stati testimoni, in questi mesi, di un dialogo serrato e costruttivo con tutti i Sindaci della provincia, per radicare la cultura della ‘sicurezza urbana’.
Possiamo oggi dire che il bilancio dell’esperienza di questo nuovo ciclo di Comitati itineranti si chiude, certamente, con il segno positivo e ci da ulteriore slancio per il futuro”, ha dichiarato in conclusione il Prefetto Campanaro.