Mercoledì 5 giugno 2024 – Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato una nota con la quale la Fials denunciava tutta una serie di carenze di personale nell’ospedale di Lagonegro (VEDI).
Al sindacato risponde la direzione generale dell’azienda ospedaliera San Carlo.
“L’Aor ‘San Carlo’ interviene sulla tematica delle risorse umane riportata recentemente dai mezzi di informazione, al fine di rappresentare la costante attenzione dell’Azienda verso i propri ospedali e verso i fabbisogni dei cittadini, sempre tuttavia nel rispetto dell’efficienza chiesta alle Strutture del Servizio Sanitario Nazionale.
Nel merito, in relazione alla presunta carenza di personale infermieristico, – si precisa – il raffronto con le altre aziende ospedaliere italiane dimostra l’assenza di criticità. Nell’ospedale di Lagonegro, in particolare, opera costantemente un numero di infermieri a posto letto più elevato rispetto a tutti e cinque i nosocomi dell’Azienda.
Quanto alle esigenze in termini di operatori socio-sanitari l’Aor, ben consapevole dell’essenziale funzione di assistenza diretta al paziente assicurata dagli stessi, ha incrementato in maniera significativa il numero di unità previste nel Piano Triennale dei Fabbisogno; il relativo concorso è prossimo alla conclusione.
Il fabbisogno di personale è, peraltro, definito secondo linee guida nazionali, garantendo l’osservanza dei previsti standard assistenziali.
Ovviamente negli ospedali di base una dotazione infermieristica in linea con i richiamati indirizzi potrebbe risultare condizionata, in caso di assenze contingenti per malattie o ferie, dalla contenuta dimensione dei reparti in termini di posti letto, con la conseguente necessità di misure organizzative capaci di mettere a sistema le risorse disponibili.
In conclusione, l’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ sottolinea l’importanza rivestita da tutte le proprie strutture nella rete di assistenza alle acuzie, con l’ospedale di Lagonegro che ha una essenziale funzione di porta di accesso al Sistema Sanitario Regionale.
Il riconoscimento di tale funzione ha condotto ad importanti investimenti tecnologici, nonché all’attivazione di prestazioni non garantite in passato (DH oncologico, DH ematologico, terapia del dolore, attività ambulatoriale e interventistica di otorino e, a breve, di oculistica)”.