Mercoledì 5 giugno 2024 – “Mentre sugli schermi televisivi, sulla carta stampata, negli spazi pubblicitari delle nostre città imperversa lo spot pubblicitario dell’ex monopolista di stato per la fornitura dell’energia elettrica prima e del gas poi che definisce “formidabile” la propria offerta, formidabili ma anche mirabolanti perché molte volte inducono in errore anzi ingannano i consumatori.
La compagnia energetica assume comportamenti simili a quelli degli incantatori di serpenti e proprio per questo invitiamo gli utenti, alla ricerca dell’offerta migliore per risparmiare sulla fornitura di gas ed energia elettrica, a stare molto attenti e non farsi ingannare da questi, fuorvianti, spot propagandistici”.
La denuncia è del Presidente dell’Adoc Basilicata, Canio D’Andrea
“Circa il 30% degli utenti è ancora contrattualizzato con questa ex compagnia primaria e in moltissimi – precisa – hanno creduto alle parole del fornitore ma nel frattempo hanno ricevuto delle fatture di gas spropositate che assommano anche a diverse migliaia di euro.
È anche vero che in Basilicata sta evaporando la promessa elettorale del Gas gratis ai cittadini di questa regione che, da qualche mese, si trovano a fare i conti con fatture dai costi esorbitanti.
Spieghiamo l’antefatto
Per molti utenti di Basilicata e di tutta Italia – prosegue D’Andrea – gli importi delle bollette risultano quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato.
Questi utenti si rivolgono ai nostri sportelli lamentando di non aver ricevuto alcuna informazione preventiva, in forma scritta, dalla società (sempre l’ex monopolista di stato).
Questo comportamento oltre a violare i più basilari diritti dei consumatori, ha impedito loro, di fatto, di poter esercitare il diritto di recesso, scegliendo un fornitore con condizioni e tariffe più vantaggiose. Un danno ingente che tuteleremo in tutte le sedi appropriare.
Sull’argomento aveva assicurato il suo interventi anche il sig. BESSEGHINI che dell’ARERA (Autorità Nazionale dell’Energia) è il presidente ma finora senza alcun effetto concreto tanto da farci esclamare che “mentre il medico studia la cura, il paziente muore”, paziente che non riesce più a saldare le fatture arrivate al proprio domicilio.
Sono moltissimi i casi di questo tipo in regione che sono stati segnalati da tutte le AA. CC. all’Autorità Garante (AGCM).
Tutti i casi che – precisa ancora D’Andrea – stiamo trattando sono una comunicazione di modifica contrattuale unilaterale che ha moltiplicato i costi di fornitura, soprattutto alla clientela anziana. Diversi i casi di maxi fatture alle quali l’ex MONOPOLISTA non fornisce mai risposte giuridicamente valide non riuscendo a dimostrare l’invio di una comunicazione scritta notificata all’utente nella propria residenza.
Per questo l’Adoc di Basilicata sarà sempre al fianco dei consumatori che vorranno lottare insieme a noi per veder prevalere il diritto all’energia a costi equi e non alle speculazioni.
Gli sportelli Adoc- conclude d’Andrea – sono a disposizione per fornire consigli a chi si fida di noi e a tutelare i nostri iscritti”.