Lunedì 3 giugno 2024 – Intorno alle ore 10,30 di oggi (2 giugno) è stato interrotto il transito sulla SS18 in territorio di Maratea (tratto Castrocucco-Marina) ripristinato solo due giorni fa.
A riferirlo è il Consorzio Turistico Maratea.
Secondo le prime informazioni raccolte dall’Anas la sospensione sarebbe stata provocata da un black out improvviso all’impianto di sorveglianza-monitoraggio.
In attesa di conoscere in dettaglio le cause, il Consorzio esprime preoccupazione per quanto è accaduto e sollecita un’iniziativa di Regione e Comune perchè l’Anas fornisca nel modo più trasparente e tempestivo ogni informazione al riguardo.
“Abbiamo grandi difficoltà nel fornire ai nostri ospiti arrivati numerosi per il primo fine settimana di giugno – afferma il presidente del Consorzio Biagio Salerno – rassicurazioni e informazioni per il ripristino della transitabilità.
Non vorremmo che la situazione che si è determinata solo a poche ore dalla riapertura del tratto avesse ripercussioni sul prosieguo della stagione che con giugno a Maratea ha una particolare valenza per l’afflusso turistico.
La sicurezza è una priorità e per questo il Consorzio – prosegue Salerno – rinnova la sollecitazione di informazioni tempestive attraverso pannelli o comunque sistemi informatici pubblici da collocare nei punti nevralgici di Maratea“.
Per gli albergatori ed operatori turistici il collegamento viario con Maratea è essenziale per le attività di ospitalità e servizi .
In particolare la visita al Cristo Redentore di Monte San Biagio per gli autobus è una tappa irrinunciabile del soggiorno a Maratea che con la chiusura del tratto della SS18 impone l’allungamento del percorso via Trecchina con 20-30 minuti di percorrenza ulteriori.
L’effetto è in alcuni casi la rinuncia come quella di raggiungere il centro storico di Maratea.
“Abbiamo subito nella scorsa stagione 2023 – dice Salerno – già danni economici pesanti e per questo ci rivolgiamo a Regione, Comune ed Anas perchè la questione si risolva tenuto conto che ci sono tecnologie sempre più innovative e sicure per affrontare il monitoraggio sui rischi del costone roccioso”.
Come già attuato durante il periodo estivo dello scorso anno, la riapertura – con attivazione del senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, per i mezzi con massa inferiore a 26 tonnellate – è possibile anche grazie al sistema di monitoraggio della parete rocciosa mediante sensori geotecnici con sistema di ‘early warning’ in tempo reale, che consentono di fornire informazioni previsionali ed elaborazione dei dati relativi ad eventuali criticità. La spesa per 72 giorni lo scorso anno è stata di circa 5 milioni di euro.