Venerdì 29 marzo 2024 – “Fiom CGIL non si arrende all’idea che lo stabilimento Stellantis di Melfi venga smantellato”.
Lo afferma la segretaria generale Giorgia Calamita che aggiunge: “I continui licenziamenti mascherati con incentivi all’esodo dovranno prevedere assunzioni di nuovi giovani lavoratori per garantire la tenuta produttiva e occupazionale dello stabilimento di Melfi e di tutto il suo indotto.
Metteremo in atto tutte le azioni possibili affinché questo silenzio imbarazzante delle istituzioni nazionali e regionali e di Stellantis si rompa.
La transizione energetica dovrebbe essere una opportunità invece oggi si usa come alibi per aumentare i profitti delle multinazionali a scapito dell’economia italiana e della continua precarietà occupazionale e delle prospettive future.
Il governo dovrà affrontare la transizione con strumenti straordinari per garantire la centralità del lavoro di qualità e dell’industria nel nostro Paese.
Confermeremo il giorno 2 aprile al Mimit a Roma questa situazione di crisi e di assenza di politica – annuncia Calamita – Chiederemo di investire e di governare la transizione con strumenti straordinari per garantire la tenuta occupazionale e salariale dei lavoratori.
La riunione di ieri in Confindustria su Cube e SGL, aziende della logistica di Melfi, è il risultato della mancanza di strategia industriale di Stellantis che continua a voler svuotare gli stabilimenti.
Per questo – prosegue Calamita – è fondamentale affrontare la discussione direttamente con l’azienda e con il governo.
Non permetteremo che si continui a ragionare in maniera confusa e dividendo i lavoratori solo per deresponsabilizzare Stellantis.
In una fase come questa c’è la necessità di unire i lavoratori per avere risposte sul salario, sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro.
Pertanto – conclude Calamita – il 2 chiederemo assolutamente queste garanzie, diversamente porteremo avanti una mobilitazione di tutti i lavoratori e della società civile affinché tutti i soggetti, i lavoratori, la politica, le istituzioni e i movimenti, rivendichino a Stellantis, insieme ai sindacati, la centralità dell’automotive a partire da Melfi”.