Sabato 23 marzo 2024 – È partita ieri, venerdì 22 marzo, da Potenza la Carovana dei diritti della Flc Cgil dallo scorso novembre in viaggio per l’Italia in difesa dell’istruzione dall’autonomia differenziata e contro il dimensionamento scolastico.
Il camper, che nella mattina di ieri ha fatto tappa all’ospedale San Carlo, all’Università degli studi della Basilicata e in piazza Matteotti, davanti alla sede del Comune, proseguirà poi fino al 25 aprile con soste a Rionero in Vulture, Venosa, Marsicovetere, Lagonegro, Lauria, Rotondella, Policoro, Matera e Pisticci.
La Cgil ribadisce il proprio “no” al disegno di autonomia differenziata in base al quale ogni Regione potrà scegliere tutte o alcune delle 23 materie previste dall’articolo 117 della Costituzione secondo patti diretti con l’esecutivo. Tra queste materie sono presenti anche l’istruzione e la ricerca scientifica e tecnologica.
Il sindacato ritiene che “l’autonomia differenziata spaccherà il Paese, riducendo diritti e retribuzioni e privatizzando la scuola.
Il diritto all’istruzione deve essere garantito ed esercitato in maniera uniforme in ogni angolo del Paese. Con il ddl Calderoni programmi, indicazioni e orientamenti sarebbero non più nazionali ma decisi dal singolo assessore regionale, che potrebbe cancellare o ridurre alcune materie e insegnamenti, compromettendo così il valore legale del titolo di studio.
Gli organici del personale della scuola sarebbero alla mercé delle decisioni della singola Regione che potrebbe modificare anche l’orario e il calendario annuale.
Noi chiediamo – si afferma in una nota – che il contratto rimanga nazionale a tutela della retribuzione, dei diritti del personale, degli orari settimanali e annuali e della libertà di insegnamento che non sono diversificabili a seconda del territorio in cui si lavora.
Questa riforma è il preludio alla privatizzazione della scuola pubblica così come già accaduto nella sanità in alcune regioni.
Meno risorse e personale al sistema pubblico e spazio al sistema degli accreditamenti privati, altro che stipendi più alti.
Noi crediamo che il sistema di reclutamento deve rimanere nazionale: non sono accettabili modalità, procedure e condizioni di reclutamento diversificate per Regione.
Deve essere garantito il diritto alla mobilità territoriale e/o professionale in tutto il Paese, che invece sparirebbe con organici e assunzioni differenziati Regione per Regione. La dirigenza scolastica dovrebbe piegarsi ai voleri dell’assessore di turno e non tutelare la libertà di insegnamento e le decisioni dei collegi docenti e in generale degli organi collegiali”.
Secondo la Cgil le conseguenze in Basilicata, dove la maggior parte dei comuni sono al di sotto dei cinquemila abitanti, sarebbero devastanti: “Già oggi con il dimensionamento scolastico assistiamo a una riduzione del 28,7% di istituti, il dato più alto in Italia. È quindi evidente che il diritto allo studio sarà fortemente compromesso” affermano i sindacati.
Ma non è solo l’istruzione ad essere compromessa dall’autonomia differenziata, che per la Cgil “creerebbe un divario insormontabile in termini di cure e di diritto alla salute tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, dando il colpo di grazia alla sanità lucana già in difficoltà tra migrazione sanitaria tra le più alte in Italia (83,5 milioni di euro è il saldo negativo secondo gli ultimi dati Gimbe), carenza di medici e lunghe liste di attesa.
Un’errata programmazione, il mancato riordino del sistema ospedaliero e dei servizi territoriali e l’assenza di un piano socio sanitario rendono di fatto monco il sistema sanitario regionale, che sarà ulteriormente penalizzato.
La crisi della sanità pubblica richiede investimenti appropriati, mentre il disagio dei professionisti non necessita di provvedimenti spot ma strutturali. La sostenibilità di un sistema sanitario è una precisa scelta politica.
È arrivato davvero il momento – conclude la nota della Cgil – di salvaguardare il nostro servizio di cure pubblico e universale in tutte le sue articolazioni cominciando dall’autonomia differenziata che va a tutti i costi bloccata”.
Prossime tappe della Carovana dei diritti:
Sabato 23 marzo:
– Marsicovetere
ore 9 – 9,30 ospedale di Villa d’Agri
ore 9,30 – 10 Piazza Municipio
Lagonegro
ore 12 – 13 ITCG “V. D’Alessandro” c/da Verneta 19
Lauria
ore 16 – 18 Largo Plebiscito (villa comunale)
Domenica 24 marzo
– Rotondella
ore 9 – 11 Piazza centrale
– Policoro
ore 11,30 – 13.30 piazza Eraclea
Lunedì 25 marzo
– Matera
ore 9,30 – 13 Piazza Vittorio Veneto
– Pisticci
ore 16 – 19 Piazza centrale e assemblea pubblica Sala Consiliare