Giovedì 22 febbraio 2024 – “Si specula sulla pelle degli automobilisti: aumenti ingiustificati e ingiustizie territoriali rendono l’Rc Auto un peso insostenibile per le famiglie italiane”.
La denuncia è di Canio D’Andra, presidente di Adoc Basilicata.
“Ancora una volta gli automobilisti italiani si trovano ad affrontare aumenti astronomici dell’Rc Auto.
Secondo i dati IVASS, – precisa D’Andrea – a novembre 2023 il prezzo medio annuale è stato di 391 euro, con un aumento del 7,8% in termini nominali e del 7,1% in termini reali rispetto all’anno precedente.
A pesare sui cittadini sono anche le differenze territoriali: gli incrementi di prezzo oscillano tra il +4,6% ad Ascoli e il 12% a Imola, con un differenziale di premio tra Napoli e Aosta di 248 euro (+3,1%).
Rincari superiori rispetto all’Indice dei Prezzi al Consumo che nel 2023 ha registrato una variazione media annua del +5,9% rispetto all’anno precedente. Le assicurazioni hanno quindi applicato un aumento superiore, per l’Adoc ingiustificato ed insostenibile per i consumatori, con dei sistemi non equilibrati e non sempre trasparenti.
Per queste ragioni, l’ADOC ha presentato al tavolo della Commissione di Allerta Prezzi una serie di proposte per calmierare i prezzi dell’Rc auto e tutelare i consumatori.
Per l’Adoc – afferma D’Andrea – è necessario rivedere il metodo di attribuzione della classe di merito bonus-malus, in quanto il sistema attuale penalizza eccessivamente i consumatori in caso di incidente e ripartire la componente di rischio territoriale su tutte le province italiane, per una maggiore mutualità sociale e per evitare che automobilisti virtuosi paghino cifre altissime solo perché vivono in determinate zone.
L’Adoc propone inoltre di inasprire il contrasto alle truffe assicurative per evitare che i costi ricadano sugli assicurati onesti e di rivedere il meccanismo del risarcimento diretto con CID a una sola firma per evitare abusi verso gli assicurati.
È doveroso infine rafforzare i controlli sulla copertura assicurativa per contrastare la circolazione di veicoli senza assicurazione e stabilire una tariffa flat unica per coloro che non hanno uno storico assicurativo, come neopatentati e under 26, per riequilibrare i costi su tutto il territorio nazionale.
Riteniamo queste proposte – conclude D’Andrea – necessarie per contenere i prezzi, tutelare i consumatori e porre fine alle speculazioni. Le nostre proposte sono concrete e realizzabili e possono contribuire a rendere l’Rc Auto più giusta, trasparente e sostenibile per tutti”.