POTENZA – Con una lettera inviata del Presidente e on. Ortenzio Zecchino il già deputato democristiano lucano, Peppino Molinari, è stato nominato nel Comitato nazionale per la celebrazione dell’80*anniversario della nascita della Dc.
In occasione della ricorrenza degli 80 anni dalla nascita della Democrazia Cristiana, si è inteso costituire un Comitato per promuovere studi volti ad approfondire la conoscenza di ciò che essa, per molti decenni, ha rappresentato nella vita dell’Italia. La sua nascita – si legge in una nota – non è attestata da un atto ufficiale, come era avvenuto per il Partito popolare di Sturzo. La si può comunque fissare nell’arco temporale compreso tra settembre 1942 (quando, nell’abitazione milanese dell’industriale Enrico Falck, in clandestinità, Alcide De Gasperi, Piero Malvestiti, Achille Grandi, Stefano Jacini, Giovanni Gronchi, Giuseppe Brusasca decisero di dar vita al partito) e luglio 1944 (primo Congresso, Napoli, 29 e 30 di quel mese). In quell’arco temporale si collocano due importanti eventi fondativi del nuovo partito: la redazione del c. d. Codice di Camaldoli (18-23 luglio 1943) e la diffusione, il 26 luglio dello stesso anno, di un documento dal titolo Idee ricostruttive della Democrazia Cristiana, a firma Demofilo (Alcide De Gasperi).
La vita della Democrazia cristiana copre un oltre un cinquantennio, essendo stata sciolta il 19 gennaio 1994, data di nascita del nuovo Partito Popolare Italiano. In quel lungo tempo, carico di eventi e trasformazioni straordinarie, la DC ha avuto ininterrottamente, col sostegno elettorale degli italiani, la responsabilità di guidare il Paese.
Nel corso di questa non breve vita, essa ha segnato profondamente la storia del nostro Paese riuscendo a convogliare e a raccogliere un’ampia base di consensi, come forza di mediazione, capace di interpretare le istanze e gli interessi della complessa e articolata della società italiana, in una visione interclassista, pluralista e solidaristica. Nata, come ricordato, in clandestinità, essa ha dato il suo generoso contributo alla lotta di Resistenza, per poi essere protagonista nella rifondazione dello Stato, nella ricostruzione materiale del Paese, nel suo riaccreditamento internazionale, grazie alle coraggiose scelte di politica estera, operate tra duri contrasti, conseguenti alla sopraggiunta divisione del mondo in blocchi contrapposti. In quel tempo dei primi anni Cinquanta i suoi uomini offrirono, inoltre, contributi determinanti all’avvio del processo di unificazione europea. E poi, “inchiodata – secondo la definizione di Moro – al suo ruolo di unico partito di governo”, a causa della peculiare configurazione del nostro sistema politico, la Democrazia cristiana ha continuato, negli anni successivi, tra luci ed ombre, ad assicurare all’Italia crescita civile ed economica.
Le origini del progetto presentato
Il progetto nasce dalla volontà, manifestata in più sedi, di approfondire con rigore storiografico il ruolo svolto dalla Dc nella nascita della Repubblica e nel suo sviluppo nei cinquant’anni successivi. A tal fine è stato costituito un Comitato Promotore.