Sabato 17 febbraio 2024 – Molti consumatori e utenti ci comunicano di subire la modifica delle condizioni contrattuali (prezzo a metro cubo o KWh) del proprio contratto, sia esso di energia sia esso di gas, attraverso delle semplici comunicazioni via mail.
Ne dà notizia il presidente dell’Adoc Bsilicata, Canio D’Andrea.
Molto spesso – precisa – queste comunicazioni non vengo recapitate all’intestatario della fornitura o perché le compagnie venditrici hanno indirizzi sbagliati o perché vengono catalogate come spam e quindi eliminate senza nemmeno essere lette dal destinatario.
In assoluto, ogni modifica contrattuale deve essere notificata in modo certo dalle compagnie al titolare dell’utenza e accettata da quest’ultimo.
Le compagnie fanno come credono a loro e come fa comodo alle stesse per cui queste modifiche, che sono in sostanza in tutti i casi aumento dei costi, non sono fatte conoscere all’utente debole- consumatore.
Il consumatore non conosce, non viene avvisato della modifica contrattuale per cui si trova a dover patire dei costi superiori della materia prima anche fino a 3 EURO al Kwh o al metro cubo.
Abbiamo interessato su questo problema ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Il presidente di Arera, il sig. Besseghini ci ha comunicato che la stessa ARERA si sta interessando a questo fenomeno.
Le associazioni dei consumatori sono convinte – precisa D’Andrea – che qualsiasi modifica contrattuale deve essere notificata alla controparte in maniera certa quindi o con una Raccomandata o con PEC quindi qualsiasi notificata fatta in maniera difforme non ha valore.
Ma siamo anche convinti che, in generale, non possiamo portare le compagnie colpevoli di simile atteggiamento in tribunale.
Beseghini – prosegue D’Andrea -deve decidere in maniera rapida su tali comportamenti spregiudicati messi in atto dai venditori e decidere a favore dei consumatori senza mostrare di non vedere e non sentire nulla; di non accorgersi di quello che accade intorno”.