Domenica 14 gennaio 2024 – E’ morto a 77 anni il giornalista Carlo Petrone (foto di copertina). Già Dirigente del Dipartimento Editoria del Consiglio Regionale della Basilicata, Petrone era anche molto impegnato in politica, nel sociale e in campo culturale. Fu anche tra i pionieri della musica jazz in Basilicata.
Commosso cordoglio per la sua scomparsa è stato espresso sui social dal deputato del Pd, il potentino Roberto Speranza, che ne ha ricordato le doti e lo spessore umani e intellettuali.
Il ricordo dei colleghi dell’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale
“La politica, il jazz e la poesia. Le passioni di Carlo. Passioni che avevano una matrice comune: l’amore per la parola. Passioni vissute in egual misura con trasporto, con convinzione, con cura. Amava discutere. Interminabili e interessanti i suoi ragionamenti sulla politica, quella con la P maiuscola come soleva sottolineare, quella che si fa impegno per la società.
“Occorre ridare valore a questo mondo, diceva ultimamente. Serve nuova energia. Non bisogna arrendersi, bisogna adoperarsi per dar vita a un nuovo entusiasmo collettivo”.
Amava il confronto fra idee, anche molto distanti fra di loro. Era convinto che il dialogo con tutti è l’arma migliore per portare avanti le proprie idee.
La musica jazz faceva parte della sua vita. Non si limitava a sentirla. Carlo la musica l’ascoltava con sempre rinnovato interesse e rispetto e, poi, la interpretava con la sua amata chitarra, spesso di notte, quando il tempo è sospeso, spogliato di fastidiosi e sterili impegni e i pensieri ti avvolgono. La passione verso la parola l’ha portato ad essere giornalista, un giornalista attento, scrupoloso.
Ha collaborato con vari giornali e con la Rai. Una professione che ha svolto per molti anni presso l’ufficio stampa del Consiglio regionale della Basilicata, dove, sotto il coordinamento del giornalista Rocco Rosa, ha diretto per svariati anni la rivista “Basilicata Regione Notizie”. Una carriera conclusa in Consiglio regionale, dove ha ricoperto la carica di Coordinatore della Struttura di informazione, comunicazione ed eventi.
Ed è sempre l’amore verso la parola che lo ha stimolato a sperimentare i sentieri della poesia. Nel 2000 ha pubblicato un libro di poesie, “Il soffio di un bacio”, con prefazione di Giovanna Melandri. “Tutti sappiamo – scrive la Melandri nella prefazione del libro – che la creatività può avere radici verticali sprofondate nella fertilità di una terra: oppure radici corte, come quelle dei rampicanti, che percorrono orizzontalmente il mondo. A me sembra che questa raccolta di versi si nutra di una ‘verticalità’ estesa: quella del sud europeo, dove si ascoltano tutti gli echi del mare nostrum. In questa estensione, di colori e di suoni, si annodano i fili della sensibilità e della vocazione civile dell’autore”.
Aveva un sentimento della vita come un viaggio positivo. Ed è così che vogliamo ricordarlo, gentile, ironico, spiritoso e disponibile.
Il ricordo di Giovanni Petruzzi.
“Mi rattrista la scomparsa di Carlo Petrone, persona perbene e gentile, da sempre appassionato militante della sinistra lucana, portatore di una visione romantica e buonista della politica, che lo indusse ad essere il portabandiera del veltronismo nella dalemiana Basilicata, consentendogli di svolgere il ruolo di segretario regionale dei Democratici di Sinistra nel 2000/2001 in una funzione ponte fra le segreterie di Antonio Luongo (1992-2000), di cui fu coordinatore della segreteria e responsabile Enti Locali, e di Vincenzo Folino (2001/2006).
Il gruppo di comando dalemiano dei Ds di Basilicata, nel 2000, con Veltroni segretario nazionale, decise la gestione unitaria del partito allineando il livello regionale a quello nazionale, con Petrone segretario, e ripristinando le Federazioni Provinciali con Folino alla guida di quella di Potenza, nell’ambito di una segreteria che comprendeva i responsabili territoriali, tra cui io per il Potentino, Marcello Pittella per il Lagonegrese, Piero Lacorazza per la Val d’Agri e Luigi Simonetti per il Melfese.
Nel congresso del 2001, che fece seguito alla sconfitta alle elezioni politiche, Carlo Petrone, seguendo Veltroni, si schierò nel correntone a sostegno della candidatura a segretario nazionale di Giovanni Berlinguer, che venne sconfitto da Piero Fassino, sostenuto da Massimo D’Alema.
Ragion per cui si rese necessario sintonizzare la direzione politica lucana al nuovo corso nazionale e Folino divenne segretario regionale, con Petrone che venne nominato Vicepresidente della Provincia di Potenza al posto di Angelo Nardozza, il quale, a sua volta, venne eletto segretario provinciale dei Ds di Potenza.
Quando, nel 2007, Ds e Margherita si sciolsero per fondare il Partito Democratico, Carlo non aderì al Pd, ma partecipò alla formazione di SEL (Sinistra Ecologia Libertà) di cui divenne anche segretario regionale.
Conoscevo Petrone da oltre un quarantennio ed, oltre alla lucidità d‘analisi ed alla coerenza del suo agire politico, ne ho sempre apprezzato, in diversi momenti di convivialità e di socialità, le qualità umane ed intellettuali, che lo hanno reso protagonista, con professionalità e creatività, anche nei settori dell’informazione, della cultura e della musica.
Addio Carlo, ti ricorderò sempre come un bravo compagno ed una persona intelligente, che ha speso buona parte della sua esistenza per affermare gli ideali di giustizia, uguaglianza, democrazia e solidarietà, che rappresentano da sempre il bagaglio valoriale della sinistra, ovvero, come diceva Bertolt Brecht, la semplicità difficile a farsi”.