Mercoledì 10 gennaio 2024 – Avremmo voluto, non tanto noi, quanto i colleghi de La Gazzetta del Mezzogiorno che perdono il posto di lavoro, che la solidarietà nei loro confronti fosse stata espressa non ora a cose fatte, ma qualche mese fa quando forse qualcosa si poteva ottenere.
Si poteva ottenere se la politica, le istituzioni, avessero fatto sentire la loro presenza e soprattutto il loro peso su un’azienda che smobilita, chiudendo le redazioni, Potenza compresa, mettendo i colleghi sul lastrico.
Della gravità della situazione che priva la Basilicata e buona parte del Mezzogiorno di uno strumento informativo che ha una storia gloriosa sembrava fino a ieri che non interessasse a nessuno. Molto grave.
Come dice una massima popolare: “A Santa Chiara dopp’arrubbato mettèttero ‘e porte ‘e fierro“.
Ma tant’è.
Riportiamo, comunque, per dovere di cronaca, i comuniati di solidarietà giunti in redazione.
Presidente della Regione Vito Bardi
““Esprimo grande rammarico per le decisioni adottate dalla società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, Edime, con le quali si è disposta la chiusura della storica redazione giornalistica lucana. Viene meno un fondamentale presidio dell’informazione pubblica che toglie alle lettrici e ai lettori lucani la possibilità di scegliere lo strumento attraverso cui formare la propria visione critica della società contemporanea.
L’assenza di una voce importante per il nostro territorio determinerà un impoverimento culturale, influendo negativamente sulla vivacità del dibattito pubblico.
Pur consapevole dell’evoluzione che il settore dell’informazione sta attraversando e delle trasformazioni che il panorama della comunicazione sta vivendo, il mio auspicio è che l’azienda possa rivedere le sue decisioni e accettare questa come una sfida verso i nuovi approcci del mercato editoriale.
Alle giornaliste e ai giornalisti della redazione lucana della Gazzetta del Mezzogiorno rivolgo la mia solidarietà e il mio sostegno, augurando loro di tornare presto a raccontarci la nostra terra”.
Consigliere regioale Donatella Merra
“La chiusura della sede lucana della Gazzetta del Mezzogiorno mi rammarica, sia per la perdita di posti di lavoro che per il pluralismo dell’informazione nella nostra Regione che ora sarà più povero di notizie e opinioni.
La mia piena solidarietà a tutti i lavoratori del quotidiano, giornalisti e collaboratori, che negli anni hanno garantito con i loro servizi e interventi la copertura degli avvenimenti in tutta la Basilicata, con spirito di sacrificio e grande dedizione.
Un presidio di democrazia e di libertà è purtroppo venuto meno a danno della nostra collettività. Tuttavia, nutriamo la speranza che tali difficili decisioni editoriali non siano irreversibili e che si possa ancora, con coraggio e sensibilità, trovare soluzioni che salvaguardino professionalità e pubblica opinione.
Il Sindaco di Matera Domenico Bennardi
“Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, esprime solidarietà ai giornalisti lucani della Gazzetta del Mezzogiorno, dopo la decisione della proprietà di chiudere tutte le redazioni periferiche, comprese quelle di Basilicata, collocando decine di dipendenti in Cassa integrazione a zero ore. «Una decisione per nulla condivisibile, né giustificabile -rimarca Bennardi- sia per la gravissima perdita di posti di lavoro, che per la mortificazione di una voce autorevole dell’informazione in Basilicata. Notizie e opinioni si nutrono di pluralismo e capillarità sul territorio, quindi se si spegne una redazione si crea un inquietante cono d’ombra a scapito di tutti, cittadini e istituzioni. I giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno hanno garantito per decenni questo spazio di democrazia, con spirito di sacrificio e dedizione -prosegue Bennardi- non trovo giusto ridimensionare così pesantemente un presidio di democrazia.
Auspico un celere ravvedimento degli editori, affinché si possano trovare soluzioni alternative al taglio orizzontale di posti di lavoro e redazioni -conclude il sindaco di Matera- per salvaguardare professionalità ormai storiche e consolidate in Basilicata, oltre che i lettori lucani seppur diminuiti in questi anni anche a causa della pandemia».