Martedì 9 gennaio 2024 -“Io penso che la somministrazione massiva di un farmaco antiepilettico, il Rivotril, a soggetti che si ritiene ipoteticamente che possano dare fastidio all’interno del centro perchè un pò agitati, questo mi sembra che sia significa calpestare la dignità unan che lo Stato per primo ha il diritto di preservare“.
E’ quanto ha dichiarato il Procuratore Capo della Procura della Repbblica di Potenza, Francesco Curcio nel corso della conferenza stampa indetta per illustrare le risultanze delle indagini che la Squadra Mobile di Potenza e la Sezione di PG in sede (aliquota della Polizia Locale), hanno condotto sulla mala gestione del Centro per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio.
Disposte una ordinanza di custodia cautelare e di applicazione di misure interdittive.
Il provvedimento è stato emesso nei confronti di un appartenentealla Polizia di Stato, l’Ispettore Rosario Olivieri, destinatario della custodia cautelare ai domiciliari, per i reati di violenza privata pluriaggravata, falso ideologico, calunnia e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Inoltre, divieto temporaneo (per la durata di dodici mesi) di esercitare imprese o uffici direttivi di persone giuridiche e imprese operanti in rapporti diretti o indiretti con la Pubblica Amministrazione per i reati di inadempimento e frode nelle pubbliche forniture nei confronti del rappresentante legale della società ENGEL ITALIA s.r.l., ente gestore del centro al tempo delle indagini, della sig.ra Paola Cianciulli e del direttore responsabile della predetta società, Alessandro Forlenza; quest’ultimo indagato anche per maltrattamenti nei confronti degli ospiti.
Infine è stata eseguita, nei confronti del medico di base Donato Nozza la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione di medico (per la durata di mesi dodici) presso i Centri di Permanenza per il Rimpatrio per i reati di maltrattamenti, falso ideologico e violenza privata pluriaggravata.
In occasione dell’esecuzione della predetta Ordinanza sono state eseguite anche perquisizioni nei confronti di altri indagati, tra i quali avvocati ed appartenenti alla Polizia di Stato, riguardanti un altro filone emerso nell’ambito dello stesso procedimento penale ed avente ad oggetto una serie di condotte di falso, induzione indebita e concussione legate alle nomine dei difensori di fiducia da parte dei trattenuti presso il CPR di Palazzo San Gervasio.
Le indagini sono in pieno svolgimento e vale nei confronti di tutti gli indagati la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.