Sabato 30 dicembre 2023 – “Più che un importante impegno per la salute, registriamo un importante taglio di risorse al sistema sanitario”.
Il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa (foto di copertina), critica con fermezza la legge di Bilancio, che considera “assolutamente non adeguata. Così si smantella la sanità pubblica per finanziare di fatto la sanità privata”.
Per Summa alla base c’è “una chiara scelta politica, che si traduce nella mancata volontà di questo Governo di destra di non andare a prendere i soldi dove ci sono, a partire dalla tassazione agli extra profitti fino ad arrivare ad una seria azione di contrasto all’evasione fiscale, passando per la flat tax che consente a molti di pagare meno tasse di dipendenti ed operai”.
Il segretario punta il dito contro le scelte del Governo Meloni “che ancora una volta narra una realtà diversa da quella che è. Non c’è stato alcun incremento al fondo sanitario, trattandosi di risorse già spese o che andranno a favore della sanità privata.
Sui contratti non si va oltre il rinnovo, che era un dovere, dimostrando la mancata volontà a non mettere mano ad un piano di assunzioni. Questo significa due cose: che l’emergenza epidemiologica non ha insegnato nulla, nemmeno con la nuova impennata di casi di Covid registrati in questo ultimo periodo; che manca una programmazione per il futuro, nonostante la carenza di personale medico. E su quest’ultimo punto resta grave, a mio avviso, la scelta di favorire gli straordinari, caricando il personale sanitario, piuttosto che stanziare fondi per nuove assunzioni.
Una vera indecenza – sottolinea Summa – se si pensa che la soluzione di questo Governo per ridurre le liste di attesa sia stata quella di favorire la sanità privata, che potranno vendere prestazioni alle Asl.
Così come indecente è la decisione di non destinare risorse per la non autosufficienza. Una carenza gravissima. In Italia sono 5 milioni, più di 40 mila in Basilicata, le persone con disabilità e non autosufficienti private del diritto all’assistenza. Private della loro dignità. Famiglie lasciate sole a causa di scelte politiche che – conclude Summa – non sono tollerabili e che negano, di fatto, i diritti fondamentali alle persone più fragili”.