Giovedì 28 dicembre 2023 – “L’anno che sta per terminare è sempre più all’insegna del lavoro precario e povero. I dati dell’Osservatorio sul precariato, diffusi dall’Inps, lo confermano”.
Lo afferma Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil, che analizza i dati che confermano questa crisi occupazionale in atto.
“Nei primi 9 mesi del 2023 su 47.247 rapporti di lavoro instaurati nella nostra regione, solo 6.311 sono a tempo indeterminato, 26.211 a tempo determinato, 5.548 sono stagionali, 4.227 in apprendistato e 3.726 con contratto intermittente.
Sono una dimostrazione plastica di quanto è importante la posizione della Uil sul contrasto al lavoro precario in Italia.
L’Inps scatta, infatti, una fotografia impietosa sul sistema di entrata nel mondo del lavoro: si registra una riduzione di attivazioni di nuovi rapporti di lavoro; diminuiscono sensibilmente le assunzioni a tempo indeterminato e in apprendistato e la temporaneità lavorativa sale, raggiungendo quasi l’80% dei rapporti di lavoro attivati.
Continuiamo a sostenere che- prosegue Tortorelli – anche nel nostro Paese, per abbattere la curva della precarietà, occorra una riforma sul modello di quella spagnola, dove la regola per le assunzioni è quella del tempo indeterminato, lasciando alla contrattazione eventuali flessibilità.
Contestualmente, bisogna far pagare molto più di ora le assunzioni con contratti temporanei, utilizzando l’extra gettito per costruire una pensione di garanzia per i giovani con carriere discontinue.
Abbiamo fatto due scioperi nazionali – il 17 novembre e 1 dicembre – proprio per un’inversione di questa tendenza negativa.
Purtroppo, però, – conclude Tortorelli – il Governo non la pensa allo stesso modo e nella manovra economica ha cancellato gli unici strumenti per sostenere le assunzioni a tempo indeterminato: sono stati tolti per il 2024 gli incentivi rafforzati per giovani under 36 e donne”.
Foto di copertina: Tortorelli, segretario regionale della Uil