Sabato 23 dicembre 2023 – In occasione del Natale, il cappellano dell’ospedale San carlo di Potenza, don Mario galasso, ha inviato ai defeli il messaggio che riportiamo qui di seguito.
“Siamo raccolti in questo luogo sacro dell’ospedale regionale, la cui Chiesa dedicata a San Giovanni Paolo II, e i cui ospiti in cura, si uniscono spiritualmente, è con noi a rivivere nella fede il Mistero di amore di cui questa notte santa contempliamo il Bambino Gesù rappresentato nella scena della Natività.
Il Padre “ripete” per noi questa notte il suo gesto supremo di amore: manda il Figlio, il Messia, il Cristo, il Signore Gesù di Nazaret.
Lo “ripete”, cioè lo ri-presenta nella sua Chiesa con l’Eucarestia.
Perchè si rinnovi il gesto di amore che salva.
Occorre aprirsi, e dire di si a Lui.
In chi si apre a Dio si realizza la profezia di Isaia: “Nessuno ti chiamerà più abbandonata”. “Non sarai più devastata”, infatti Dio sarà sempre con te legato a te d’amore nuziale”.
“Egli è d’ora in poi l’Emmanuele, Dio con noi”.
“E’ nato per voi un Salvatore”.
Egli si rivela in quel corpo come uno di noi, piccolo Bambino, in tutta la sua fragilità.
Egli sceglie come luogo della sua nascita una stalla, cioè la povertà, l’umiltà, l’ultimo posto.
Dalla mangiatoia, oggi, e dalla Croce domani tende a tutti la mano per “tirarci fuori” dalle nostre miserie umane.
Egli è veramente “la luce apparsa”.
In questo Natale rinnoviamo l’atto di fede nel bene, partendo da Betlemme.
Però Betlemme è un avvenimento di oltre 2000 anni fa.
Oggi dove possiamo incontrare il Salvatore nato a Betlemme?
Ecco la risposta della fede: semplice e stupenda, umile e unica: il mondo è come una grande grotta, è come una povera stalla; il nostro benessere non toglie nulla alla miseria della vita umana.
Pensiamo a chi è solo in questi giorni nelle corsie dell’ospedale, agli anziani, ai bambini malati, ai popoli in guerra, alle persone sole in casa, e ci convinciamo di più che il mondo è un’immensa stalla e solo Dio può trasformarlo in una Betlemme di fiducia e di pace.
Il miracolo di Betlemme è tutto qui: una stalla diventa paradiso, quando accoglie Dio.
Ma Dio nasce soltanto quando l’indifferenza è vinta, quando il dialogo è aperto, quando l’umiltà diventa perdono, quando la carità diventa servizio.
Allora inauguriamo una stagione di carità fraterna, abbiamo stima del prossimo, portiamo i pesi gli uni degli altri, e sarà Natale.
Buon Natale!, significa l’augurio di aprirsi al Dio che viene a rinascere nel cuore di ciascuno di noi sé lo accogliamo con la fede, l’amore, la sua mano che salva.
Da questa esperienza di fede portiamo a casa un po’ più di gioia, di pazienza, di capacità di amore“.
Foto di copertina: statua di Papa Giovanni, al quale è intitolata la cappella dell’ospedale San Carlo di Potenza