Lunedì 18 dicembre 2023 – Nei giorni scorsi si è tenuta la riunione della Lear in Confindustria con le organizzazioni sindacali per fronteggiare la situazione di crisi industriale.
Durante l’incontro in Confindustria l’azienda ha illustrato la situazione industriale e produttiva critica per effetto della complessità della situazione della componentistica sul mercato, in continua diminuzione a seguito della riduzione dei volumi produttivi del committente Stellantis ormai già da due anni.
“Si rende necessario per garantire la tenuta occupazionale – ha detto la segretaria generale della Fiom Cgil Basilicata Giorgia Calamita – l’utilizzo del contratto di solidarietà utilizzato nello stabilimento Stellantis di Melfi per seguire lo stesso andamento produttivo e di chiusure, partendo dal mese di agosto 2023 al mese di agosto del 2024.
La Fiom Cgil ha sostenuto la necessità di aprire un confronto con la direzione Stellantis per conoscere i piani industriali e il cronoprogramma delle produzioni elettriche a fronte di un calo produttivo e l’uscita anche di modelli nafta a cui non corrispondono nuove produzioni che possano garantire i volumi e saturare l’impianto.
La Fiom Cgil unitamente ai delegati rivendica il superamento delle precarietà. Oggi nella Lear in modo strutturale sono presenti circa 160 lavoratori in somministrazione.
I lavoratori- sostiene Calamita – hanno bisogno di un futuro occupazionale certo, la stabilizzazione dei troppi lavoratori con contratti di somministrazione è un un fatto di giustizia e dignità. Sono troppi anni che sono in maniera strutturale parte integrante dello stabilimento, per cui è arrivata l’ora di assumere con i contratti a tempo indeterminato perché vanno superate le competizioni messe in atto dall’azienda per ridurre i costi.
La riduzione dei costi che rivendica il committente Stellantis Melfi – continua Calamita – è un modo di agire fallimentare per il superamento delle competizione; negli anni tali politiche industriali hanno prodotto disastri in termini di produttività e di crescita industriale nel nostro Paese.
Ci vogliono investimenti nell’industria e sulla transizione energetica ed ecologica con una politica industriale che governi la fase perché ci sia la centralità del lavoro, aumentando i volumi e i modelli delle auto per saturare tutti gli impianti.
Un milione di auto è la richiesta della Fiom Cgil nazionale, che – conclude Calamita – anche lo scorso 6 dicembre ha rivendicato al governo e a Stellantis per garantire l’occupazione nel nostro Paese di tutto il settore automotive”.