Mercoledì 13 dicembre 2023 – Inaugurata al terzo piano del Consiglio Regionale la “Stanza blu”, la prima in Italia, che sarà a disposizione delle persone con spettro autistico e delle loro famiglie.
L’inaugurazione dopo la firma del Protocollo d’intesa tra il Consiglio Regionale della Basilicata e la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) Basilicata. La “Stanza Blu” sarà gestita dalla Fish con il coordinamento di Domenico Mele e in sinergia con le Associazioni che si occupano di autismo: Ala, Angsa, Anffas e Viviamo insieme.
Il consigliere Gino Giorgetti, primo firmatario della Mozione sulla creazione dello “Spazio Blu” approvata all’unanimità in Consiglio regionale nel 2023, ha illustrato i contenuti del provvedimento, esprimendo grande soddisfazione per l’istituzione nel Consiglio regionale della Stanza Blu per l’autismo: “questa mattina – ha detto – è stata inaugurata una “Stanza Blu” nel palazzo del Consiglio regionale per la sensibilizzazione sui temi dell’inclusione sociale di persone affette da disturbi dello spettro autistico.
E’ la prima volta in Italia che in un Consiglio regionale viene creato uno spazio di questo tipo ed è per questo che sono ancora più soddisfatto ed è la prova di come, su argomenti di così grande complessità come il tema dell’autismo, gli Enti, le Associazioni professionali e le famiglie, possono lavorare congiuntamente per promuovere la comprensione e la coesione. L’obiettivo sarà di dare vita ad un luogo di incontro tra istituzioni e associazioni, perché insieme potranno essere superati gli ostacoli verso una completa integrazione delle persone con autismo”. Nella Mozione si impegnavano il Presidente e la Giunta regionale ed il Presidente del Consiglio “a destinare apposito spazio fisico da denominare ‘Spazio Blu’ per il confronto e sviluppo di buone pratiche sull’Autismo ed a promuovere presso le Province ed i Comuni della Regione la destinazione di analoghi spazi fisici”.
Da sottolineare che, già nel 2020, il consigliere regionale Luca Braia aveva presentato una Mozione in merito al supporto alle persone con il disturbo dello spettro autistico, a dimostrazione della sensibilità della Istituzione per una tematica di grande importanza e “che, come si leggeva nella mozione, va continuamente attenzionata con la norma sicuramente ma, soprattutto, con le azioni concrete che possano essere di aiuto alle famiglie, agli operatori ed alle persone caratterizzate da tale problematica che non dovrà più essere considerata tale, bensì uno strumento per esternare la propria individualità e dimostrare le proprie capacità professionali in una ottica di condivisione con il resto della società e delle sue tante diversificazioni”.
L’assessore regionale alla “Salute e alle politiche della persona”, Francesco Fanelli, ha sottolineato come “si è in presenza di uno di quei temi importanti ed imprescindibile che non hanno colore, il cui obiettivo deve essere quello della completa inclusione sociale, anche lavorativa. La Regione Basilicata si sta dimostrando lungimirante ed attiva anche con la recente approvazione da parte dell’Esecutivo di pregnanti determine per la tutela dei soggetti con il disturbo dello spettro autistico e delle famiglie. Fondamentale – ha rilevato – il lavoro costante delle Associazioni del settore grazie al quale qualcosa sta cambiando, sta cambiando nella sensibilità comune e, soprattutto, sta cambiando nel percorso intrapreso dalle Istituzioni, lo dimostra, anche, la recente visita in Basilicata del ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli”.
Il consigliere regionale Tommaso Coviello ha parlato in merito alla legge regionale n. 40 del 23 settembre 2021, di cui è il primo firmatario, con la quale “la Regione Basilicata promuove la formazione delle persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) in relazione alle capacità definite dalla diagnosi funzionale per un corretto inserimento lavorativo adeguato alle caratteristiche della persona da avviare al lavoro.
La legge – ha detto Coviello – è frutto del percorso di condivisione con le Associazioni con l’importante supporto scientifico del prof. Keller. Previsti strutturalmente i centri diurni dove confrontare le esigenze di operatori e famiglie e, soprattutto, gli strumenti per la diagnosi precoce e la formazione con l’obiettivo fondamentale dell’inserimento nel mondo del lavoro, dando il proprio apporto allo sviluppo ed alla crescita socio-economica. Da tenere presente – ha concluso – la difficoltà che ancora trova per la presa in carico della tematica il Servizio sanitario nazionale, difficoltà che andranno superato al più presto”.
La presidente De Vivo ha letto i messaggi del presidente Bardi e del ministro Locatelli che ha detto, tra l’altro, come “il momento storico che viviamo, nonostante la strada ancora da percorrere, ci consegna l’opportunità di cambiare la prospettiva: serve vedere in ogni persona talenti e competenze da valorizzare e mettere al servizio delle nostre comunità. Oltre alla salute e al benessere, al diritto all’autonomia e alla formazione e inclusione lavorativa, alla mobilità e ad una vita dignitosa, è fondamentale lavorare tutti insieme perché anche il diritto alla felicità venga rispettato e sia diritto per tutti”.
Poter citare, poi, gli esempi di buone prassi, è senz’altro soddisfacente. Il riferimento è a quei Comuni che hanno già creato uno Spazio Blu: presenti il sindaco di Valsinni, Gaetano Celano, il primo cittadino di Viggianello, Antonio Rizzo e l’assessore del Comune di San Fele, Raffaella Carlucci. Il sindaco di Potenza, Mario Guarente, ha preso atto di quanto fatto da altre municipalità e garantito che, in settimana, sarà approntata una delibera di Giunta per creare anche nel Comune capoluogo uno spazio di incontro, confronto e condivisione.
Il coordinatore dello Spazio Blu, Domenico Mele, ha subito rappresentato “l’esigenza di allargare la Cabina di Regia con figure scientifiche, avvicinandola alla epidemiologia.
Un problema di notevole importanza – ha detto Mele – è la mancanza di dati certi sulla numerosità di soggetti con autismo residenti in Basilicata.
L’Ufficio Scolastico Regionale dispone dei dati relativi alla popolazione scolastica, ma mancano quelli per i bambini con meno di 3 anni e per gli adulti che hanno terminato il ciclo scolastico. Ad oggi è possibile solo fare una stima, ma è palese che qualsiasi programmazione di interventi non può che basarsi su una conoscenza approfondita della realtà.
“Un problema di notevole importanza – ha deto Mele – è la mancanza di dati certi sulla numerosità di soggetti con autismo residenti in Basilicata. L’Ufficio Scolastico Regionale dispone dei dati relativi alla popolazione scolastica, ma mancano quelli per i bambini con meno di 3 anni e per gli adulti che hanno terminato il ciclo scolastico. Ad oggi è possibile solo fare una stima, ma è palese che qualsiasi programmazione di interventi non può che basarsi su una conoscenza approfondita della realtà.