Mercoledì 7 dicembre 2023 – Monsignor Biagio Colaianni il nuovo arcivescovo della Diocesi di Campobasso.
L’annuncio ufficiale è arrivato dalla Santa Sede, con la pubblicazione del bollettino quotidiano all’interno del quale ci sono le nomine decise da Papa Francesco.
Mons. Biagio Colaianni, 66 anni, nato a Matera il 3/06/1957 (66 anni), è stato ordinato sacerdote il 9/06/1984. È stato parroco di S. Giovanni Battista in Ferrandina dal 1988 al 2005 ricoprendo anche l’incarico di docente di religione nelle scuole pubbliche di Ferrandina dall’89 al 97.
Dal 2007 al 2012 è stato Rettore del Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata “Giovanni Paolo II” con sede a Potenza e per sette anni, dall’ ottobre 2011 al febbraio 2018 anche Direttore del Centro Diocesano Vocazioni.
È attualmente parroco di “S. Giacomo” in Matera (dal 15/08/2012) oltre che Canonico del Capitolo Cattedrale di Matera (dal 16/05/2021) e Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina (dal 15/10/2019). È assistente ecclesiastico dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Matera (dal 4/04/2017). Cappellano di Sua Santità dal 12/09/2012.
È stato membro della Commissione Presbiterale Nazionale dal 2008 al 2012 e delegato (2017-2018) oltre che membro (2019-2020) del Gruppo Sinodale per il 1° Sinodo diocesano della Arcidiocesi di Matera-Irsina.
Già assistente nazionale dell’ Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (A.G.E.S.C.I.) per il settore Specializzazioni (2003-2005), è stato anche assistente spirituale di zona della stessa associazione (dal 26/10/2016 al 09/03/2020).
L’annuncio della nomina di mons.Colaianni da parte del Vescovo di Matera-Irsina-Tricarico, mons. Giuseppe Caiazzo
Carissimi,
nel libro della storia di queste nostre amate Chiese di Matera-Irsina e di Tricarico – dallo scorso febbraio unite in persona episcopi – oggi il Signore ci dona di scrivere una nuova pagina per la nomina di Mons. Biagio Colaianni ad Arcivescovo Metropolita di Campobasso–Boiano. Esprimiamo la nostra sincera gratitudine e riconoscenza filiale al Santo Padre Francesco, per aver indicato e scelto un figlio di questa terra materana.
Annuncio che stiamo facendo nella Chiesa Cattedrale: è il segno della comunione e del cammino di ogni Diocesi. Era pertanto opportuno ritrovarsi qui, tutti insieme, per accogliere questo evento ecclesiale che ancora una volta, dopo Mons. Rocco Pennacchio mandato nella terra Marchigiana, travalica i confini della terra di Basilicata per quella Molisana.
La decisione del Papa, appresa la settimana scorsa attraverso il Nunzio Apostolico, S. Eminenza Card. Emil Paul Tscherrig, al quale va la mia stima e riconoscenza, l’ho accolta con due sentimenti contrastanti: gioia mista ad emozione, ma anche dispiacere, che nella preghiera tutto è diventato ringraziamento al Maestro e Signore, Pastore dei pastori, al Sommo Sacerdote per avere scelto un nostro presbitero quale Arcivescovo di Campobasso-Boiano: “servo di Cristo, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il Vangelo di Dio” (cfr. Rm 1,1).
E’ sicuramente un momento di grande gioia, ma, non ve lo nascondo, anche doloroso. Ogni distacco, umanamente parlando, è sempre doloroso. La consapevolezza che la nostra terra lucana offre, attraverso questa Chiesa, un suo figlio per servire un’altra porzione di Chiesa, in un’altra terra, ci libera dalla fatica sofferta della carne facendoci ulteriormente crescere.
Tutti siamo a servizio della Chiesa sparsa nel mondo, nella diversità ministeriale, rispondendo alla chiamata di Gesù, Maestro e Signore. Don Biagio, durante la sua vita presbiterale, l’ha dimostrato in obbedienza ai vescovi che negli anni si sono succeduti, ma anche alla Conferenza Episcopale di Basilicata: parroco a S. Giovanni Battista in Ferrandina, a S. Giacomo in Matera, Rettore del Seminario Maggiore interdiocesano di Basilicata, come guida nel discernimento delle vocazioni sacerdotali, punto di riferimento di tanti giovani sacerdoti, come Vicario Generale e Moderatore di Curia.
Carissimo D. Biagio, ti ho colto fin da subito prete leale, franco, diretto, innamorato di Cristo, della Chiesa e della Madonna. Deciso nel tuo agire e parlare ma docile e obbediente, senza mai conservare rancore verso nessuno, anche quando hai ricevuto grossi torti. Soprattutto in questi anni, come Vicario Generale, mi sei stato vicino e mi hai aiutato e sostenuto nel guidare questa Chiesa di Matera-Irsina. Mi mancheranno le tue lucide e puntuali riflessioni, i tuoi consigli, i tuoi disappunti che si concludevano comunque sempre con spirito di obbedienza e di fraternità.
Noi tutti resteremo sempre uniti a te e ti sosterremo nella nuova missione che, come successore degli Apostoli, il Signore ti ha affidato. Sono certo che attraverso di te, la Chiesa di Campobasso-Boiano riceve una grande grazia e, per quanto distante, creando un nuovo ponte per incontrarci e crescere insieme.
Mettiamo nelle mani del Signore la Chiesa che ti è stata affidata e il cammino che ti attende nei prossimi mesi, in preparazione alla consacrazione episcopale. Ti affidiamo alla Madonna SS. della Bruna, affinché ti protegga e benedica la tua sposa. I santi Eustachio, Eufemia, Giovanni da Matera, Potito e Pancrazio, ti proteggano e preghino per te. S. Nicola vescovo, del quale oggi la Chiesa fa memoria, sia per il tuo ministero episcopale un modello, un esempio per servire la Chiesa affidatati con il cuore che si dilata verso tutti, in particolare verso i più bisognosi e verso i poveri, annunciando la forza dirompente del Vangelo di Gesù Cristo.
Così sia.
Il saluto di Mons. Colaianni
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Campobasso – Boiano
appena sono stato invitato ad accogliere la volontà di Dio attraverso Papa Francesco al quale va tutta la mia gratitudine, riconoscenza e stima per come testimonia il suo amore a Cristo e alla Chiesa di nominarmi vostro Arcivescovo, la sorpresa è stata grande. Mi sono subito chiesto come fosse possibile che Dio mi chiedesse tanto, considerando la mia pochezza. Sono state le emozioni che ho vissuto e che ancora vivo.
I progetti di Dio su di noi sono imperscrutabili e misteriosi, ma ho sempre pensato che obbedire alla Chiesa, per quanto chiestomi e mai cercato, significa obbedire al Signore che chiama. Ecco perché con Sant’Ignazio sento di dire: “Prendi Signore e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto, e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo; tu mi hai dato tutte queste cose, a te, Signore, le restituisco; sono tutte tue, disponine secondo la tua volontà. Dammi solo il tuo amore la tua grazia queste sole, mi bastano.”
Fratelli e sorelle mi siete subito divenuti cari, vicini e familiari nella preghiera e affidamento a Maria.
Penso alla vostra attesa del nuovo pastore, sicuramente desiderosa di continuità nella ricchezza ecclesiale e di vita cristiana che portate avanti e nella quale vi ha condotto e guidato con sapienza e forte testimonianza di vita Mons. Bregantini, che ringrazio per aver seminato in voi il desiderio dell’amore di Dio e dei fratelli, specie i più poveri.
Spero, ed è mia volontà, di potermi inserire ed essere accolto nella vostra storia, entrare nelle vostre comunità, fatte di gente semplice e tenace, laboriosa, forte e coraggiosa, forgiata nel tempo da valori cristiani, ricca di cultura e tradizione. Desidero condividere quanto il Signore vorrà donarci per crescere insieme umanamente, nella fede e nel servizio ad ogni fratello e sorella specie se nel bisogno, di qualunque tipo, umano, spirituale, relazionale, fisico o materiale, tutto il corpo sopperisce e sostiene le membra più fragili.
Avrò piacere di incontrarvi tutti, Comunità Parrocchiali, Istituti Religiosi, Diaconi, Seminaristi, Movimenti, Associazioni, Confraternite, realtà che operano per il bene comune nella salute, nello studio, nella cultura e formazione. Desidero dialogare con voi e conoscervi per condividere, in comunione, il cammino che il Signore traccerà per tutti noi. Sento di poter contare sulle vostre competenze e capacità, non sono un tuttologo. “Argento e oro non possiedo ma ciò che ho ti do” (At 3,6). Vengo a voi aprendomi alla novità di quanto Dio vorrà per noi. Ci accomuna il voler fare la volontà di Dio, il voler essere Chiesa che sa annunciare ancora oggi, nonostante tutto, la novità del Vangelo aprendo alla speranza di una vita buona per tutti, in particolare ragazzi, giovani e famiglie.
Saremo nell’attuazione del Sinodo che avete svolto, un programma che già chiede impegno comune per dare risposta concreta a quanto avrete progettato. Lo Spirito Santo ci guidi e ci sostenga.
Ringrazio Dio per voi confratelli Presbiteri e per quanto e come vi spendete, vi donate per il gregge affidatovi, con voi e per voi desidero essere pastore buono che fa la vita del gregge, soprattutto con voi visitare gli ammalati e amare i poveri.
Saluto con rispetto le autorità civili e militari per il loro servizio e la dedizione nel promuovere e favorire il bene comune. Assieme, nella collaborazione, pur nella distinzione dei compiti e nel rispetto reciproco, siamo chiamati a dare dignità, speranza e coraggio a chi è nella debolezza, nella fragilità di vita.
Mi riconosco nativo della mia regione di Basilicata. Quello che sono è dovuto alla mia terra, alle mie comunità parrocchiali dove sono cresciuto e che ho amato servendo e alla mia Arcidiocesi, al ministero e incarichi che ho svolto. Sento di ringraziare soprattutto i Sacerdoti e Vescovi che mi hanno formato e accompagnato nella fede, la gente che ho incontrato e che mi ha donato tanto. Sono certo che con voi sarà lo stesso, ci arricchiremo, nella reciproca volontà di incontrarci, collaborare e stare assieme.
Il Signore ci benedica, la Madonna della Bruna protettrice di Matera, la Madonna Addolorata Patrona del Molise e la Madonna della Libera venerata qui nel Santuario Diocesano ci siano di aiuto, San Bartolomeo ci protegga e custodisca.
Nel nome della S.S. Trinità vi benedico
Don Biagio Colaianni
arcivescovo eletto”