Sabato 18 novembre 2023 – Le imprese della sezione Industrie Cemento, laterizi ed inerti che aderiscono a Confindustria Basilicata hanno rinnovato i propri organi in seno all’associazione per il quadriennio 2023/2027: alla presidenza è stato eletto Alfredo Vitale, della più importante azienda del settore in Basilicata, la Heildelberg Materials Italia, multinazionale presente in 50 nazioni e con oltre 51.000 addetti che ha raccolto l’eredità di Italcementi.
Confermato nella carica di vicepresidente Michele Andreone della Gmp International e Claystone, aziende storiche che operano in provincia di Potenza.
Fanno parte del Consiglio direttivo: Rocco Donnoli (Ingegno), Enzo Fuschetto (Pilkington Italia), Michele Molinari (Siprem), Claudio Rabasco (Cementeria Costantinopoli) Carlo Stigliano (Stigliano C).
“Il settore del cemento e inerti – ha dichiarato il presidente Vitale – ha sostanzialmente mantenuto le sue posizioni di mercato in questi ultimi difficili anni per la congiuntura internazionale, ma occorre semplificare la normativa autorizzativa per permettere alle imprese lucane di poter rispondere alle richieste e non perdere capacità competitiva.
Come sezione – ricorda Vitale – abbiamo lavorato molto negli ultimi anni per suggerire semplificazioni, offrendo la collaborazione del nostro sistema per far arrivare a termine il tanto desiderato nuovo Piano cave, strumento legislativo indispensabile per poter costruire una visione del settore che guardi al futuro e definisca con chiarezza le traiettorie di sviluppo.
Il settore estrattivo – precisa Vitale – è in costante evoluzione e sta investendo sempre più in digitalizzazione dei processi, nuove tecnologie estrattive ma soprattutto in sostenibilità ambientale ed energetica: a livello nazionale l’impegno a cui tutte le imprese tendono è massimizzare le entrate da prodotti sostenibili entro il 2030.
L’impegno della sezione – conclude Vitale – sarà mettere nelle migliori condizioni possibili gli associati per poter raggiungere tali sfidanti obiettivi”.
Foto di copertina: (da sinistra): Alfredo Vitale e Michele Andreone