Venerdì 17 novembre 2023 – Automotive. L’area di crisi complessa automotive è realtà.
È quanto emerso al termine di un confronto tra la Regione Basilicata, rappresentata dal presidente Vito Bardi e dall’assessore allo Sviluppo economico e lavoro, Michele Casino, e i sindacati, che si è svolto oggi pomeriggio a Potenza nella sala Verrastro della Presidenza.
Nel corso dell’incontro si è discusso del futuro dello stabilimento di San Nicola di Melfi, della salvaguardia e del rilancio dell’indotto, degli ammortizzatori sociali e dell’area di crisi industriale complessa.
All’incontro hanno partecipato, in collegamento remoto, la dottoressa Chiara Cherubini della Direzione generale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e rappresentanti di Invitalia. Dopo la firma del piano per la Basilicata saranno pubblicati i bandi e sarà operativo lo sportello dedicato alle aziende che vogliono riconvertirsi o innovarsi.
“Ho chiesto al ministro Urso – ha dichiarato al termine dei lavori il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi – di accreditare al tavolo anche le rappresentanze sindacali. La Regione ha messo ha introdotto risorse importanti, soprattutto per quanto riguarda l’indotto.
Sappiamo bene che è una trattativa complessa perché Stellantis agisce in regime di monopolio. A meno di ripensamenti dell’Europa, al momento il piano industriale è indirizzato all’elettrico – ha detto ancora Bardi.
Nell’impossibilità di prevedere gli scenari futuri ad oggi – ha concluso Bardi – la Regione è fortemente impegnata nel mettere in atto più iniziative possibili per far sì che i lavoratori che perdono il lavoro ne possano trovarne subito un altro“.
IL COMMENTO DEI SINDACATI
CGIL, FIOM CGIL
La Cgil e la Fiom Cgil Basilicata hanno ribadito che tali strumenti, utili a garantire occupazione e salario ai lavoratori nella fase di passaggio, non possono essere considerati risolutivi della crisi dell’automotive in assenza di una politica che garantisca un piano industriale a lungo termine e che metta al centro dell’industria l’automotive nel Paese e in questa regione.
A oggi- affermano Fernando Mega, Vinenzo Esposito e Giorgia Calamita – non abbiamo avuto ancora nessun confronto né con il governo nazionale né con Stellantis perché si possa progettare una transizione che crei opportunità di lavoro e di occupazione, ricerca e innovazione.
Pertanto riteniamo insufficiente l’azione del governo regionale che al tavolo ha confermato la difficoltà a interloquire con Stellantis, a dimostrazione delle preoccupazioni da sempre paventate dalla Cgil e che certificano il disinteresse della multinazionale nei confronti dei sindacati e dei siti produttivi italiani, da decenni fiore all’occhiello nel nostro Paese.
Rispetto all’area di crisi industriale complessa e alla riqualificazione degli impianti la Cgil e la Fiom Cgil hanno ribadito la necessità che a fronte degli investimenti ci siano garanzie occupazionali perché a oggi lo svuotamento dello stabilimento di Melfi prosegue tra trasferte, incentivi all’esodo e aumenti dei carichi di lavoro, con un peggioramento quindi delle condizioni di lavoro nello stabilimento dove la precarietà è complessiva e riguarda non soltanto il futuro di Melfi ma anche la salute e la sicurezza e il salario.
Le ricadute sull’indotto, come già sottolineato in precedenza, sono poi pesantissime, con molte aziende che ancora non hanno avuto nemmeno una commesse. Resta quindi aperto il tema della certezza dei volumi produttivi che sta mettendo a rischio l’intera area industriale di Melfi e della quale il governo regionale deve farsi carico anche con il governo nazionale.
Chiediamo quindi di aprire una “vertenza vera” in quanto dell’annunciato accordo sulla produzione di un milione di auto a livello nazionale a oggi non c’è certezza.
Il 1 dicembre quindi, in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, porteremo in piazza anche il tema della crisi di Stellantis, dell’indotto e dell’area industriale di Melfi e la richiesta di politiche industriali giuste ed efficaci, che diano risposte ai milioni di lavoratori e lavoratrici del settore”.
FIM CISL
«Per quando riguarda la parte strettamente tecnica in tema di aerea di crisi industriale complessa sono state date alcune risposte: entro dieci giorni è stata annunciata dal ministero delle Imprese la firma definitiva sul piano ed entro un mese ci saranno i bandi.
È importante – dichiara il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista – partire subito con i primi stanziamenti e le prime misure per le imprese che intendono riconvertirsi o fare innovazione e accompagnare questo processo con ammortizzatori sociali in deroga.
È di tutta evidenza che la partita più importante si gioca sul tavolo nazionale tra Stellantis e Governo dove va definito in tempi brevi l’accordo strategico più volte annunciato dal ministro Urso ma non ancora finalizzato.
Riteniamo che il tavolo alla Regione possa fungere da ulteriore sprono per arrivare ad un accordo strategico che guarda al futuro assicurando garanzie occupazionali e industriali per il presente.
Al presidente Bardi – conclude Evangelista – abbiamo chiesto di rappresentare al ministro Urso le aspettative che i lavoratori, i sindacati e tutta la comunità regionale hanno nei confronti di un progetto industriale che deve traghettare Melfi in una nuova stagione. Siamo abituati alle sfide ma vogliamo garanzie che i lavoratori non saranno lasciati soli».
UIL, UILM
Come UIL e UILM abbiamo preso atto degli sforzi fatti fino ad oggi, al fine di poter garantire strumenti che vanno nella direzione di rendere il nostro territorio competitivo anche attraverso ulteriori bandi che potranno sostenere da un lato la eventuale riconversione delle aziende ma anche e soprattutto attraverso nuovi investimenti, che riteniamo assolutamente necessari, per salvaguardare i livelli occupazionali ed il lavoro; tutto ciò potrà essere realizzato anche grazie all’utilizzo di ammortizzatori sociali in deroga, inseriti all’interno dell’area di crisi complessa, perché riteniamo indispensabile altresì “legare” i lavoratori alle attività esistenti e a quelle future.
Abbiamo incalzato e richiesto nuovamente al governatore Bardi che, – si precisa in una nota – relativamente al paventato accordo sulla transizione, più volte annunciato dal ministro, ci sia il coinvolgimento attivo e fattivo delle Organizzazioni Sindacali, sia nelle interlocuzioni con Stellantis ma più complessivamente nel raggiungimento dell’accordo circa la transizione che possa garantire il futuro del settore dell’automotive in Italia.
Come UIL e UILM riteniamo che il lavoro fin qui svolto e le condizioni createsi siano elementi fondamentali per rendere esigibile ciò che da tempo noi sosteniamo attraverso il patto di Melfi.
FISMIC, CONFSAL
La Regione Basilicata, rimarcando la centralità strategica del settore automotive in Basilicata, ha assicurato il proprio impegno per scongiurare qualsiasi fattore di rischio occupazionale per le migliaia di lavoratori operanti non solo nello stabilimento Stellantis, ma in tutta l’area industriale di San Nicola di Melfi.
Un impegno assunto anche dal Governo nazionale come dimostra la disponibilità immediata degli ammortizzatori sociali in deroga attraverso l’area di crisi complessa e l’approvazione del piano di rilancio avvenuto oggi che adesso andrà al vaglio degli organi di controllo.
Cauto ottimismo è stato espresso, al termine dell’incontro, dalla Fismic e dalla Confsal Basilicata
“Prendiamo atto delle decisioni del Governo e della regione Basilicata – hanno affermato i segretari generali delle due sigle sindacali Pasquale Capocasale e Gerardo De Grazia-. E’ un atto sicuramente importante che manifesta l’attezione delle istituzione verso un area industriale strategica nell’economia della regione Basilicata e del Mezzogiorno. Auspichiamo, tuttavia, che si possa arrivare quanto prima all’accordo nazionale del settore automotive”.
UGL, UGLM
“Prendiamo atto della composizione dell’area di crisi complessa sull’automotive, come o.s. saremo attenti e vigili sempre affinché il puzzle vada composto bene tra tutti, regione, Istituzioni, Governo e sindacato in un unico disegno affinché la Basilicata con tutte le carte in regola, veda rilanciare il tessuto industriale dell’automotive e con esso a beneficio dell’intera filiera dell’indotto che oggi ha pagando il prezzo maggiore dell’incertezza produttiva.
Il segretario Regionale Florence Costanzo e il Segretario Provinciale della UglM Potenza, Giuseppe Palumbo: “Apprendiamo positivamente l’ufficializzazione che si è concluso l’iter tecnico dei bandi di area di crisi complessa e che nei prossimi dieci giorni avranno la firma dei Ministri e del Presidente della Regione Basilicata e che nel mese di gennaio potranno essere operativi.
Come Ugl facciamo nostra la richiesta al Governo, nella persona specifica del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, che al prossimo tavolo Stellantis faccia in modo che potessimo partecipare anche noi rappresentanze sindacali regionali, a maggior ragione che trattasi di una trattativa complessa. Noi guardiamo oltre, non a perdite di posti di lavoro ma, vogliamo essere positivi e propositivi con il primo governo della storia Repubblicana che sta creando le condizioni per un accordo di transizione che tenga dentro tutta la filiera dell’automotive Italiana.
A tal proposito – concludono Costanzo e Palumbo – per il prossimo venturo sulle attività e l’entrata in produzione delle prime vetture elettriche, noi Ugl vorremmo continuare a essere fiduciosi: può essere un buon auspicio in linea su quando Stellantis aveva annunciato i suoi piani per lo stabilimento di Melfi con l’arrivo di 5 nuovi modelli con i marchi DS, Jeep, Lancia e Opel ribadendo che bene è il cronoprogramma area di crisi complessa ma ora, la politica prosegua in un piano industriale a lungo termine”.