Martedì 31 ottobre 2023 – Con una nota, Ivana Grillo, commissario provinciale di Azione Potenza, insieme ad Enzo Fierro, Giuseppe Cillis e Pasquale Bocca, membri della segreteria provinciale di Azione Potenza, esprimono un giudizio negativo sulla gestione dell’Arsu (Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario).
“Ridurre o eliminare i servizi agli studenti– affermano gli esponenti di Azione – è uno dei tanti segnali negativi che solo danno può arrecare all’Università degli Studi della Basilicata nel suo complesso.
L’assestamento di bilancio proposto da ARDSU non tiene in alcun modo conto delle richieste degli studenti che invece hanno bisogno di servizi e opportunità per scegliere di rimanere a studiare in Basilicata e sostenere lo stesso Ateneo nel suo percorso di crescita e valorizzazione.
Fa specie che l’aumento dei fondi per le borse di studio come giusto che fosse in tale ottica, non sia pervenuto, e che gli studenti si sono visti sottrarre anche altri indispensabili servizi tra i quali il bonus trasporti, i rimborsi per la mensa, fino ad arrivare alla PEC il cui canone è addirittura a carico degli stessi.
Eppure- prosegue la nota – l’ARDSU ha segnato un avanzo di bilancio di oltre 2 milioni di euro che a questo punto sarebbe utile e importante capire come verranno impiegati.
A ciò vanno aggiunti problemi di natura organizzativa che non garantiscono qualità ed efficienza nei servizi erogati dall’Azienda come ad esempio l’accesso allo sportello aperto a Potenza solo un giorno a settimana e totalmente assente a Matera.
Per non parlare del servizio mensa del polo di Macchia Romana afflitto da disservizi cronici nell’erogazione puntuale dei pasti. Anche in questo caso per carenza di addetti.
E la fila si allungherebbe se parlassimo della Casa dello Studente di Potenza di via dell’Ateneo lucano, le cui strutture versano in stato fatiscente e insalubre.
Il Comitato provinciale di Azione – conclude la nota – chiede agli organi preposti e competenti di interessarsi alle questioni poste anche dalla componente studentesca dell’Ateneo, affinché vengano prese le misure idonee a ristabilire l’erogazione di servizi di qualità in mancanza dei quali verrebbero meno i presupposti per mantenere e consolidare le immatricolazioni presso l’Ateneo lucano”.