Venerdì 6 ottobre 2023 – E’ stato sottoscritta ieri la “Carta per la legalità”, un patto per contrastare l’usura e l’estorsione.
La cerimonia siè svolta ieri 5 ottobre, nell’aula consiliare dell’ente provinciale alla presenza del Prefetto Michele Campanaro, dei Presidenti della Provincia e della Fondazione Interesse Uomo, Christian Giordano e don Marcello Cozzi, di Luigi Gay commissario regionale antiracket e antiusura, Maria Grazia Nicolò commissaria nazionale del governo per le iniziative antiracket e di don Ennio Stamile, Rettore dell’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno ‘’Rossella Casini’’ di Limbadi (VV), un protocollo d’intesa tra la Fondazione Nazionale Antiusura Interesse Uomo onlus, la Provincia di Potenza e 34 sindaci della Provincia di Potenza.
Un cammino – quello de “La Carta per la Legaltà – che muove i primi passi due anni fa in una terra “bellissima e disgraziata” che è la Calabria, li dove Don Ennio Stamile, l’Associazione San Benedetto Abbate e l’UniRiMI, si sono fatti promotori del “Patto di Limbadi”.
Limbadi, terra di ‘ndrangheta, di soprusi ma anche di tanta lotta, speranza e resistenza e sede, in un bene confiscato alla famiglia mafiosa dei Mancuso, dell’Università del Ricordo, della Memoria e dell’Impegno intitolato a Rossella Casini, vittima innocente di mafia.
Un percorso che non può e non deve esaurirsi con la sottoscrizione della Cara della legalità, ma che deve riguardare tutte le amministrazioni sensibili al contrasto e al rifiuto di ogni forma di mafia.
Sottoscrivere la Carta della Legalità – è stato affermato dai partecipanti alla cerimonia di ieri – significa non dar tregua a qualsiasi forma di criminalità mafiosa. Significa non restare neutrali.
Significa essere responsabili verso la comunità e il bene comune.
Sottoscrivere la Carta della Legalità significa fare rete, sostenere le amministrazioni, stare al loro fianco e, comprendere insieme, quanto è importante il ruolo dei sindaci, che rappresentano le realtà più prossime ai cittadini.
Quello di ieri è stato il primo passo concreto di un cammino condiviso che ci auspichiamo possa diventare valido strumento di contrasto alla criminalità organizzata e scorta civica per i tanti cittadini e imprenditori onesti che denunciano e, ancora troppo spesso vengono lasciati soli.
“Eventi come questi sono importantissimi – ha detto Maria Grazia Nicolò commissaria nazionale del Governo per le iniziative antiracket – perchè portano a conoscenza non solo la presenza dello Stato ma soprattutto quelle che sono le norme e la loro applicazione”.
“Attraverso questo strumento virtuoso – ha detto il Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano – le istituzioni più vicine ai cittadini cercano di dare una risposta immediata a coloro che sono vittime di estorsione e urusa”.
“Noi riusciamo a fare quella che la legge ci consente di fare – ha ribadito don Marcello Cozzi, presidente della Fondazione Interesse Uomo – ed è tantissim. Abbiamo aiutato tanta gente in questi anni e continuiamo ad aiutare. Dopo di che, per far fronte a problemi così importanti come usura e raket c’è bisogno di riforme strutturali, c’è bisogno che le istituzioni si rimbochino le maniche e che quindi non ci lascino soli”.
”In banca dati- ha spiegato il prefetto Campanaro – le denunce per usura sono sempre troppo poche, sette in cinque anni. Quelle per estorsione un po’ superiori, ma ciò che più preoccupa è l’assenza totale di richieste di accesso ai fondi che restano un’opportunità data a chi cade nei tentacoli del fenomeno usuraio”.