Giovedì 14 settembre 2023 – Martedì, ancora una volta, il Consiglio Regionale, era stato chiamato a decidere sulle sorti dall’articolo 10 della Legge regionale 5 giugno 2023, n. 11 (Legge di stabilità regionale 2023) ovvero sulle risorse aggiuntive per le prestazioni extra budget rese da strutture private accreditate. MEF e Ministero della Salute hanno sollevato alcuni rilievi aventi ad oggetto quanto previsto, in particolare, dal d.lgs. N. 502/1992. Tuttavia, è bene ricordare che la legge regionale non è stata impugnata dal Governo ed è quindi pienamente in vigore.
“Ma – afferma in una nota il consigliere Gianni Perrino (M5S) – via Verrastro la confusione e l’approssimazione regnano sovrane.
Nonostante la legge regionale non sia stata impugnata, la Regione Basilicata non l’ha mai attuata, mettendo in campo le solite promesse da marinaio e gettando in ulteriore sconforto gli operatori titolari delle strutture interessate dalla norma.
La seduta di martedì, voluta fortemente da tutta la minoranza, serviva proprio per dare una svolta alla faccenda, a sbloccarla in qualche modo, ma il caravanserraglio bardiano ha deciso di non decidere trincerandosi dietro l’ennesimo rinvio.
La cosa ancora più incredibile – prosegue Perrino – è che non si intravede uno straccio di strategia da parte di Bardi e compagnia su come affrontare la vicenda.
Sembra che le preoccupazioni del governo regionale siano esclusivamente incentrate su chi debba guidare la coalizione nella prossima tornata elettorale con imbarazzanti schermaglie tra i vari esponenti delle varie fazioni e nei vari livelli istituzionali.
Anziché vomitare veleni nelle varie summer school, gli alleati di Bardi – afferma Perrino -potrebbero fare squadra e impegnarsi seriamente per mediare con il governo e i ministeri interessati.
L’attuale fotografia di questa maggioranza è ben sintetizzata nei sorrisi sornioni e nelle spallucce dei suoi esponenti che all’uscita del palazzo vengono duramente contestati dai rappresentati della sanità privata.
Auspichiamo una rapida soluzione a questa vicenda, oltre a riflettere seriamente su quelle che saranno le strategie future per il riordino della sanità lucana.
È chiaro anche ai muri che – conclude Perrino – le accozzaglie elettorali sono deleterie e poco efficaci per un buon governo.
I campi larghi o larghissimi che siano dovrebbero iniziare a discutere seriamente sul progetto di sanità che hanno per tracciare il futuro di questa regione, quantomeno per vedere se vi è uno straccio di idea comune sulla stessa”.