Giovedì 7 settembre 2023 – “A sei mesi di distanza, rinnoviamo la richiesta al Governatore Bardi di superare i problemi circa il mancato pagamento delle prestazioni rese dalle strutture accreditate nel 2022.
Lo avevamo già fatto a marzo scorso con il documento programmatico di fine legislatura sottoposto a Bardi ed accettato”.
A sollecitarlo è Fratelli d’Italia per il tramite dei parlamentari Gianni Rosa, Salvatore Caiata e Aldo Mattia; i coordinatori regionale e provinciale di Matera, Piergiorgio Quarto ed Augusto Toto.
“Ci auguriamo – affermano – che il Governatore si sia già mosso per cercare e trovare una soluzione condivisa con il Ministero, per il pagamento delle prestazioni rese extra budget, che la stessa legge nazionale consente e che devono essere onorate per non tradire gli impegni che l’intera maggioranza ha preso sulla questione.
La sanità privata – ribadiscono – ha svolto e svolge un ruolo cruciale nell’ambito di un servizio pubblico, quello della sanità. E non è solo un ruolo nell’abbattimento delle liste di attesa ma anche quello fornire diagnosi e assistenza ai cittadini in sinergia con il SSR.
Il sistema dell’ accreditamento prevede degli step di monitoraggio, da parte della regione, della spesa per le prestazioni delle strutture accreditate durante l’anno; monitoraggio che evidentemente non ha funzionato.
La regione non può, quindi, addebitare l’extra budget alle sole strutture private lavandosene le mani ma deve rispettare gli impegni presi mesi fa.
Tra l’altro, le modifiche richieste dal Governo all’articolo 10 della legge di stabilità regionale riguardano solo i primi due commi. Sarebbe, quindi, un primo passo avanti, seppur piccolo, dare attuazione alle restanti norme contenute nell’articolo 10, che consentono una maggiore programmazione che eviterà in futuro problematiche simili.
Sollecitiamo, poi, il Governo regionale alla nomina della Commissione Regionale di radioprotezione, decaduta dal 2020, che deve dare il nulla osta per l’attivazione del nuovo apparecchio di ultima generazione per la radioterapia.
La nomina della commissione – concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia -è stata sollecitata da tempo e non è possibile che sia la ditta produttrice che insista per mettere in azione il macchinario mentre la regione ci mette mesi per decidere qualche nome”.